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Comunicato Stampa, Riceviamo e pubblichiamo:

Al termine di un lungo Consiglio comunale, ed un ampio confronto tra maggioranza e minoranza, il Comune di Valmontone ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2014, il bilancio pluriennale 2014/2016 e la relazione previsionale programmatica. Un bilancio che, come ha spiegato approfonditamente il sindaco Alberto Latini in aula, pur vincolato ai pesanti tagli dei trasferimento dello Stato (che scendono da circa un milione di euro a 90 mila euro in un anno!), presenta tagli radicali alle spese di gestione (dalla pubblica illuminazione all’acqua, dalla cancelleria alle fotocopie, dalle telefonate alle spese postali) pur di mantenere inalterati i servizi, soprattutto per la scuola e per il sociale.

consiglio comunale la giunta

Da oggi – afferma il sindaco Latini – basta guardare al passato. Questo è il primo bilancio della Giunta Latini ed è un bilancio di cui andiamo orgogliosi per i tagli che siamo riusciti a fare, per l’equità sociale che abbiamo cercato di inserire nelle diverse tassazioni, per le opere pubbliche che abbiamo messo in programma e quelle che sono già partite. Un modo per segnare un passo nell’Amministrazione della nostra città che vogliamo far tornare a crescere come merita”.

Nella sua relazione Latini ha elencato anche una serie di opere che, dal centro cottura per le mense di Valmontone all’isola ecologica, dalla messa in sicurezza delle scuole ai fontanili, da fogne e strade su diversi Colli all’asfaltatura di tratti importanti della viabilità, dal rifacimento di via Ariana e via Genazzano al completamento del canile comunale, dal restauro e recupero dell’ex Teatro Valle ai lavori al Palazzo Doria Pamphilj, daranno risposte importanti ai problemi della città.

consiglio comunale

L’introduzione della Tasi e la contestuale abolizione dell’Imu sull’abitazione principale – commenta il vice sindaco e assessore ai servizi sociali, Eleonora Mattia – ci hanno portato ad approvare il bilancio in un quadro di grande difficoltà e incertezza. La proposta approvata dal Consiglio rappresenta un atto di forte assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione. Abbiamo voluto dare il nostro contributo anticrisi, cercando di essere vicini a chi è più in difficoltà, tanto che è aumentata la spesa per i servizi sociali e sono state introdotte sostanziali agevolazioni per le famiglie a basso reddito. Basti pensare che grazie a questo bilancio ben 1000 nuclei familiari avranno azzerata l’aliquota comunale Irpef. Ci sono poi le addizionali dell’Imu, che vengono diminuite di quasi due punti per chi affitta a canone concordato, oltre a forme di riduzione e sgravi per anziani soli, per famiglie a basso reddito, per chi è fuori per lavoro o militare e anche per chi ha perso il lavoro (vedi il dettaglio in fondo n.d.r)”. “Grazie ad un finanziamento della Regione Lazio – conclude l’assessore ai servizi sociali – si abbasseranno inoltre le rette al nido comunale di 70 euro al mese per ciascuna bambina o bambino. Insomma, è un bilancio basato sull’equità sociale che cerca di fronteggiare la difficile crisi economica e le gravi ripercussioni sociali che ne derivano. L’obiettivo ultimo è creare, direttamente o indirettamente, le condizioni affinché si possa migliorare il benessere della nostra comunità”.

Il Consiglio ha invece respinto la proposta avanzata dal gruppo Per Valmontone, di concedere lo sgravio totale della Tari a chiunque adotti un cane, custodito nel canile convenzionato con il Comune, perché forte è il rischio di non tutelare adeguatamente gli animali come pure la probabilità che l’adozione, viste le incombenze che spettano al Comune, non ridurrebbe le spese comunali ma potrebbe aumentarle.

 

Nella sintesi seguente, i dettagli definiti dal Consiglio comunale per ciascuna tipologia al fine di consentire ai cittadini di usufruire delle numerose agevolazioni e benefici introdotti per rendere meno pesanti le nuove tassazioni comunali stabilite dagli ultimi governi. Per la prima volta in tanti anni l’Amministrazione Comunale ha adottato un’ampia gamma di agevolazioni che consentono alle fasce più deboli di vedersi alleviata la pressione fiscale e puntano con decisione al riequilibrio della tassazione locale, con l’obiettivo di riportare tutti ad uno stato di legalità e di giustizia sociale. Eccole riassunte per ciascuna tipologia di tributo.

IMU (imposta sugli immobili)

Si applica alle seconde abitazioni con aliquota del 10,6 per mille e le seguenti agevolazioni: 

  • aliquota ridotta al 9 per mille per chi concede in affitto l’immobile a canone concordato. 
  • esenzione totale per:
    – unità immobiliari di proprietà di anziani o disabili che hanno residenza in cliniche o Rsa (purché non locate);
    – case degli italiani residenti all’estero (purché non locate);
    – abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti entro il I grado (padre/figlio), anche se registrate nel corso del 2014 si potrà applicare già nel 2014;
    – immobili delle imprese costruttrici invenduti e gli immobili rurali strumentali;
    – le abitazioni dei militari comandati presso sedi estere o italiane.

 

TASI (tributo sui servizi indivisibili): 2,5 per mille con le seguenti riduzioni:

  • riduzione del 50% per nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 5 mila euro;
  • riduzione del 50% per nuclei con soli anziani (sopra i 70 anni) con reddito non superiore al doppio della pensione minima;
  • riduzione del 40% per nuclei con handicap grave o anziano purché percepisca indennità di accompagnamento e reddito Ise inferiore ai 35 mila euro;
  • riduzione del 40% per quei nuclei che, nel corso dell’anno, hanno subito un grave cambiamento economico/lavorativo (e siano in cassa integrazione o mobilità) solo se reddito Isee corrente è inferiore ai 5 mila euro.

TARI (tassa sui rifiuti). Al pari della Tasi fruisce delle seguenti riduzioni:

  • riduzione del 50% per nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 5 mila euro;
  • riduzione del 50% per nuclei con soli anziani (sopra i 70 anni) con reddito non superiore al doppio della pensione minima;
  • riduzione del 40% per nuclei con handicap grave o anziano purché percepisca indennità di accompagnamento e reddito Ise inferiore ai 35 mila euro;
  • riduzione del 40% per quei nuclei che, nel corso dell’anno, hanno subito un grave cambiamento economico/lavorativo (e siano in cassa integrazione o mobilità) solo se reddito Isee corrente è inferiore ai 5 mila euro;
  • pur iscritti negli elenchi anagrafici non sono computati ai fini della determinazione del numero dei componenti:a) anziano dimorante in casa di riposo; b) soggetto che svolge attività di studio o di lavoro all’estero per un periodo superiore a sei mesi; c) militari comandati per lo svolgimento delle proprie mansioni presso sedi estere o italiane.

ADDIZIONALE IRPEF: esenzione totale sotto i 7.000 euro di reddito

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