Sharing is caring!

Domenica, 23 aprile 2023, ore 10, appuntamento al Parco Giochi per bambini in località La Villetta a San Cesareo. Si scopre l’ insegna ufficiale del Parco, intitolato a Beatrice Arti, una bambina scomparsa, nel 2008, all’ età di soli 12 anni. Chi era Beatrice Arti? Erà una bambina con handicap fin dalla nascita. È cresciuta nella sua famiglia, composta da Franco Arti e Caterina Cellii, i suoi genitori. Luciano e Luca, i suoi due fratelli maggiori. È stata amata e cresciuta senza alcuna difficoltà, come una perfetta e comune bambina. Mamma Caterina la portava con se’ dovunque, anche al Parco Giochi. Beatrice si muoveva tutta, per dimostrare che anche lei voleva prendere parte ai giochi degli altri bambini.
Una volta, allo stadio comunale ” Roberto Pera” fu lei a lanciare il pallone in campo per l’ inizio di una partita del cuore. È da tempo che si e pensato di intitolare a Beatrice il Parco Giochi della Villetta a San Cesareo. Papà Franco è un bravissimo artigiano del ferro. Fu affidato a lui l’ incarico di realizzare l’ insegna. Il lavoro è stato eseguito a perfezione e a forma di cuore. Solo che languiva nel laboratorio di papà Franco finché, in occasione delle votazioni del 14/15 maggio, ci si è decisi finalmente di mettere l’ insegna al suo giusto posto. E solo a questo abbiamo assistito, perché non si sono visti altri mutamenti, abbellimenti e inovazioni del Parco per l’ occasione. Solo la targa e nulla più. Neppure un fiore nell’ aiuola dove è stata posta. Neppure un addobbo, ne’ una minima variazione estetica con decorazioni floreali o di altro genere almeno per la cerimonia dell’ inaugurazione. Beatrice se le meritava tutte, perché alla sua morte sono stati donati a sei bisognosi i suoi organi. Sei persone hanno continuato a vivere, grazie alla generosità di una bambina veramente straordinaria.
Ha partecipato, tuttavia, tantissima gente. Immancabili i bambini, che hanno profittato per giocare da oggi nel Parco Giochi di Beatrice Arti. Breve e commosso l’ intervento del Sindaco, Alessandra Sabelli. Poi tutti si sono stretti intorno ai genitori di Beatrice, per esprimere affetto, solidarietà e gratitudine per aver dato ai Sancesaresi un esempio di attaccamento e di compimento di un amore verso i figli, senza se e senza ma. Cioé totalmente, senza alcuna riserva.
   Pino Pompilio

Comments

comments