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Cresce l’esercito dei vegetariani in Italia. E tra loro aumentano rapidamente anche i più radicali, i vegani, che scelgono di non utilizzare nessun prodotto derivato dallo sfruttamento o dall’uccisione degli animali. Secondo i numeri ufficiali (rapporto Eurispes 2014) in Italia, si contano 4,2 milioni di vegetariani e tra questi sempre più le persone che scelgono di dire “no” a qualsiasi alimento di origine animale. Non mangiano uova, non bevono latte e non ne assumono i derivati. Non dormono con coperte di lana né con piumini di vera piuma d’oca. E sono in aumento, oggi se ne contano più di 400mila, di cui moltissime sono donne.

La domanda sorge spontanea: ma allora, come fanno a vivere i vegani? Gli esperti assicurano che la dieta vegana non danneggia l’organismo. Se fatta in modo corretto e ben studiata, la dieta vegana non è pericolosa per il vostro corpo.

Se state considerando di prendere anche voi parte al gruppo sempre più numeroso di vegani, vi consigliamo di consultare un medico ed un nutrizionista prima di intraprendere la dieta.

Il vegetalianismo non è una moda, ma un vero e proprio stile di vita…non bisogna scherzare con la nostra salute. Infatti se la dieta non è ben bilanciata, i vegani possono andare incontro a carenze di micronutrienti essenziali, quali vitamina B12, vitamina D, calcio, zinco ed occasionalmente riboflavina, tali da rendere consigliabili delle integrazioni.

Il fine della pratica vegana non è dunque quello di evitare l’uccisione di ogni forma di vita animale, un obiettivo che sarebbe, oltre che poco utile, impossibile da realizzare, in quanto anche un’esistenza limitata all’essenziale per la sopravvivenza comporta l’uccisione, diretta e indiretta, di numerosi animali (si pensi ad esempio al semplice atto del camminare, causa di morte di una moltitudine di insetti). Scopo del veganismo è invece quello di non partecipare allo sfruttamento e all’uccisione sistematica, intenzionale e non necessaria degli animali, evitando il sostegno ad attività quali l’allevamento degli animali per l’alimentazione umana, la sperimentazione sugli animali, la caccia e così via.

Un vegano etico pertanto rifiuta l’idea che l’uomo abbia il diritto di disporre della vita degli altri animali come meglio crede, ma realisticamente riconosce che la semplice esistenza di un essere umano implica la morte accidentale e non intenzionale di altre creature.

Per saperne di più su quello che viene considerato un vero è proprio sistema di vita, sul quello che è possibile mangiare abbiamo chiesto la collaborazione dello Chef Pasqualino Montoni di Palestrina, già nostro collaboratore oltre 15 anni fa, dopo che era assurto alle “glorie culinarie” quale miglior cuoco del Lazio vincitore anche di un prestigioso Premio che gli fu consegnato a Palazzo Brancaccio dall’esperto gastronomo Beppe Bigazzi, presentando dei piatti con più di 500 anni di storia riscoperti con l’aiuto del Prof. Luigi Bandiera noto ricercatore storico prenestino.

Lo Chef Pasqualino Montoni
Lo Chef Pasqualino Montoni

 

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