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A breve una delegazione stazionerà sotto Palazzo Verzetti per protesta affinché certi diritti vengano riconosciuti

167

Quella che doveva essere una provocazione si sta trasformando in qualcosa di concreto. Ed è per questo che ho deciso di creare questo Comitato ed andare a fondo alla questione “167” anche perché sono stato sollecitato da diversi residenti.

Dai Antonio facciamo sentire anche la nostra voce ” mi ha scritto qualcuno su FB. “Se crei questo Comitato puoi contare su di me, finalmente qualcuno che prende le nostre difese ”. Ed altri commenti farciti di parolacce che è meglio non riferire. Tranne qualcuno, che se la prende con il costruttore o con la ditta appaltatrice, quasi tutti puntano il dito accusatorio contro l’Amministrazione Comunale, responsabile di quanto sta succedendo in una zona che poteva diventare il fiore all’occhiello di Palestrina.

La questione delle barriere architettoniche, i disservizi per interruzione del flusso idrico o rottura di alcuni tubi delle acque reflue, sono poca cosa in confronto alle carenze ed ai disagi che circa 300 famiglie devono subire.

La zona è priva di illuminazione pubblica e quindi in balia di qualche male intenzionato. Ecco quindi i furti ed altri illeciti.

La domanda più frequente che sento pormi è: “Chi ha permesso la costruzione di un intero quartiere senza le dovute garanzie? Chi ha esaminato gli atti? Chi ha assicurato che nessuno avrebbe rotto le scatole se mancava qualche documento?”

Resta il fatto che, avute certe assicurazioni, sono cominciati i lavori e le creazioni di varie cooperative. Molti degli appartamenti sono stati acquistati (?) da notabili e amministratori comunali. Alcuni hanno addirittura fatto degli investimenti, visto che risultano proprietari di più di uno. Possibile che questi signori non abbiano controllato la regolarità degli atti?

Per la nota querelle tra il costruttore e la ditta appaltatrice che doveva eseguire le opere di urbanizzazione, oggi è tutto fermo e nessuno, dico nessuno, di questa Amministrazione ha pensato bene di riparare ai danni che qualche amministratore precedente, o attuale, ha commesso e sta commettendo!

Ecco quindi perché punto il dito contro Palazzo Verzetti.

Parte del quartiere è collegato alla rete del gas metano che serve Palestrina. Gli altri devono accontentarsi del gas GPL pagando bollette esagerate: oltre 1.400 euro per 4 mesi di riscaldamento.

La distribuzione dell’acqua avviene tramite prelevamento da un pozzo dove la Asl controlla periodicamente la potabilità, nonostante ciò nessuno si fida a berla e siamo costretti a comprarla. Spesso poi viene staccata la luce che alimenta la pompa che va in tilt perché l’Enel pretende, come è logico, il pagamento delle bollette del consumo dell’energia che la alimenta. Soldi che in molti (e questo è assurdo e incomprensibile!) rifiutano di pagare.

Eccetto alcune palazzine all’inizio del quartiere nessuno ha l’agibilità, anche se alla richiesta di qualcuno, presente il Sindaco, il funzionario responsabile ha detto che non c’erano ostacoli. Allora? Cosa si aspetta a concederla in modo da sanare quelle carenze che impedivano la registrazione davanti ad un notaio?

Esiste una delibera che autorizza la ditta costruttrice a mettere in sicurezza alcune opere. Nulla è stato fatto per abbattere almeno alcune barriere architettoniche.

L’ Amministrazione comunale è pronta a riconoscerci quando chiediamo la residenza, ha rilasciato i nulla osta per l’attacco della luce e si paga profumatamente la tassa sui RSU, ma ci tiene all’oscuro (nel vero senso della parola), infatti non essendoci la pubblica illuminazione, e con il fondo stradale non certo dei migliori, difficilmente dopo il tramonto qualcuno si azzarda ad uscire di casa, anche solo per gettare nei cassonetti l’immondizia della raccolta differenziata.

Ma c’è qualcosa di più per accusare l’Amministrazione Comunale di essere responsabile del degrado e delle carenze dell’intero quartiere. Siamo venuti a conoscenza della quasi certa esistenza di una Polizza Fidejussoria con la quale l’Amministrazione può sostituirsi alle parti ed in attesa delle decisioni del giudice può usarla per completare le opere mancanti. Insomma per intervenire per superare tutti i disagi di centinaia di famiglie. Perché non ha fatto nulla fino adesso? Ma esiste questa polizza? Questa è la pulce che qualcuno ci ha messo nell’orecchio per la quale vogliamo una risposta chiara e se il silenzio continuerà è già pronta una delegazione che si recherà a Palazzo Verzetti per vedere riconosciuti i diritti degli abitanti di questa area.

L’assurdo è che nessuno dell’Opposizione ci è vicino! Qualcuno si giustifica dicendo di aver chiesto l’accesso agli atti, senza nessun risultato, ma una responsabilità dell’Amministrazione è evidente e, quindi, che si aspetta a denunciare con atti concreti? Altri invece non hanno mai espresso solidarietà. Insomma sia la Maggioranza che l’ Opposizione sono da condannare. Cerchiamo allora, quando andremo a votare, di ricordare loro che 300 famiglie reclamano i loro diritti!

Antonio Gamboni

 

 

 

 

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