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PRAENESTE: Graziani, N.Niola, Guglielmi, Vitrano(19’ st G.Niola), Luciani, Mattogno, Pinci(15’ st Protasi), Tartaglia, Antonelli, Valente(40’ pt Macaluso), Capristo

A Disp: Moretti, Cilia, Bylyshi, Vinci

All. Sig. Paolo Lunardini

FORTITUDO: De Vincentis, Piccolino, Di Canio, De Benedictis(22’ st Morelli), Colonna, Vespa, Scarpa, Nardulli(18’ st Bragaglia), Pica, Papaleo, Pisoni(1’ st Gigliotti)

A Disp: Filippo, Di Toma, Danti, Barbato

All. Sig. Claudio Bertini

Arbitro: Fabrizio Battaglia di Albano Laziale

Reti: 36’ pt Capristo

Ammonizioni: Colonna, Tartaglia, Papaleo, Piccolino, N.Niola, Di Canio. Espulsioni: 40’ st Macaluso (P) per fallo di reazione

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Praeneste e Fortitudo è sfida d’alta quota, Forte, Canofari e Corona fermati dal giudice sportivo e dunque assenti tra i romani, mentre Lunardini recupera Tartaglia in mezzo al campo dirottando Capristo sulla fascia. Valori che sembrano essere simili anche ad inizio partita, con il solito Valente a svolgere il compito di faro in avanti, riuscendo spesso e volentieri a creare azioni di pericolo. Capristo fa correre i brividi sulla schiena di De Vincentis staccando da solo in area ma il suo colpo di testa non è vincente per questione di centimetri. Romani pericoloso soprattutto in campo aperto, con la velocità di Scarpa su cui Guglielmi deve porre massima attenzione, nel complesso però di veri tiri in porta non se contano da entrambe le parti. Praeneste più volenteroso e ospiti che sanno copriri bene in difesa, confermando la solidità che gli è valsa solo due gol subiti. Folate che nella prima mezzora non producono gol, poi il match si accende e sale di tono e il Praeneste passa in vantaggio al 36° sfruttando un calcio di punizione. Dall’out di sinistra Capristo calcia ottimamente a giro sul secondo palo, traiettoria che inganna un incerto De Vincentis e sfera che si insacca nell’angolino. Episodio importante proprio nel momento in cui Lunardini deve sostituire Valente per infortunio, il fortino arancio verde regge bene nell’ultimo scorcio di primo tempo a parte un fendente calciato da Piccolino che si perde ad un palmo dal legno difeso da Graziani. Dentro Gigliotti nella Fortitudo, suo il primo colpo di testa del secondo tempo ma alto per la porta dell’estremo difensore arancio verde. Ospiti che vogliono ovviamente accrescere l’intensità e avanzare il baricentro di qualche metro ma trovano uno schieramento ben organizzato che concede poco o nulla in profondità. I romani cercano allora lo spunto sulle fasce ma anche qui i vari Niola e Guglielmi hanno vita relativamente facile. Mostruosa come al solito la prova offensiva di Antonelli che calamita tutti i palloni alti e cerca spesso la combinazione con Macaluso arrivando un paio di volte alla conclusione rimpallata. Tantissimo lavoro per Vitrano e Tartaglia nella zona nevralgica, col primo che stremato dovrà lasciare il campo e il secondo che, ammonito, non si risparmia fino al 90°. Qualche insidia prova a creare Papaleo dalla distanza ma la mira quest’oggi è largamente imprecisa. Nel Praeneste va vicino al raddoppio G.Niola chiudendo un suggerimento di Macaluso dalla destra, girata che sibila sopra il montante. Per il resto la gara non muta nel copione, i prenestini coprono e ripartono senza scoprirsi eccessivamente lasciando ad un quarto d’ora dalla fine a Luciani il compito di chiudere l’iniziativa più pericolosa dei romani. Ingenua la reazione di Macaluso che sotto gli occhi di Battaglia si fa cogliere in fallo di reazione e così viene espulso a cinque minuti dalla fine, tempo insufficiente per mettere in difficoltà un Praeneste quanto mai sicuro di se. Non succede più nulla e la Fortitudo trova la prima sconfitta stagionale in casa di una splendida squadra di Lunardini che sulle ali dell’entusiasmo si conferma matricola terribile.

 

(Ufficio Stampa ASD Praeneste Calcio)

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