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Paolo Massobrio è un giornalista, scrittore e gastronomo, fondatore di Glossaria, una rassegna di cultura e gusto e Presidente del Club Papillon, movimento di consumatori dedito al gusto. È un milanese doc, che collabora con diversi quotidiani e riviste, su cui mette in risalto il top delle tradizioni, dei sapori e dei gusti del nostro paese. Angela Ferracci, figlia di Anna Dente, vive e lavora nel territorio del capoluogo lombardo. Qui ha conosciuto il Massobrio, uno dei cultori che seguono il settore dell’enogastronomia nazionale. Questo giornalista e scrittore è in linea con altri illustri e famosi personaggi dello stesso genere, come Edoardo Raspelli, Luigi Romanelli, Gigi Padovani, Cesare Lanza, Gianni Mura e tanti altri, non escluso il romano Livio Jannattoni, che ha fatto conoscere dovunque la cucina romana.
Anna Dente si è imposta all’attenzione nazionale e mondiale come diretta protagonista di quella cucina a partire dal 17 novembre del 1995, anno in cui i coniugi Ferracci, Pietro e Anna, hanno inaugurato l’ Osteria di San Cesario. Prima, in quel locale, c’era la loro macelleria. I Ferracci non erano da soli a fare tutto questo, ma c’erano anche nonna Maria, nonché i figli Emilio, Alessandro e Angela. Nonno Emilio, dopo aver approvato i lavori per il nuovo progetto, se n’era andato quattro mesi prima.
“Dopo tre anni” ‘racconta il figlio Emilio, “eravamo conosciuti in molti paesi. Mia madre, con un mucchietto di farina e un po’ d’acqua, ha conquistato tutti. Una contadina e macellaia di un piccolo paese a 29 chilometri a sud-est di Roma , rilanciò la cucina romano- laziale e divenne ambasciatrice di questa cucina.
Dopo il Lazio, impazzirono per mamma la Costiera Amalfitana e Napoli, i piemontesi e i lombardi. Tutti la proclamarono grande cuoca della tradizione culinaria romana.
Poi iniziarono a chiamarci anche dall’estero:
Lugano in Svizzera, Parigi e Saint Tropez in Francia, Principato di Monaco, Bruxelles in Belgio, Maishofen in Austria, Vasteras in Svezia, Francoforte e Monaco di Baviera in Germania, Montreal in Canada, Los Angeles, Hollywood, San Francisco, New Jersey, New York negli USA, Doha in Qatar, Tashkent in Uzbekistan, Hong Kong, Macao e Tokio in Giappone.”
Anna Dente è venuta a mancare il 25 novembre dello scorso anno. La sua stella, però, brilla nel firmamento di quei personaggi che scrivono indelebilmente il loro nome nella storia del progresso, della civiltà e delle conquiste dell’uomo. Chi ha ufficializzato quanto stiamo dicendo è, appunto, Paolo Massobrio, che nel suo libro illustra “la vita, la passione e le ricette dell’Ultima Ostessa”.
La maestra numero uno di Anna è stata Mamma Maria, una donna unica. La cultura passava da madre in figlia e senza mai cedere ai vertiginosi mutamenti del passaggio dal XX° al XXI° secolo.
Il 25 novembre dello scorso la fine della parabola terrena di Anna in un periodo già di per sé nero per via della seconda ondata della pandemia. Sono giunte testimonianze di affetto e di gratitudine da ogni parte.
Migliore pensiero, che somma tutti gli altri, è di uno studente giapponese, che esprime così la sua riconoscenza per essere stato accolto in casa Ferracci :” Ricordo di aver fatto un sacco di piatti con il tuo amore. Tu li hai fatti in un batter d’occhio con le tue mani grandi e abili. È il mio tesoro! Per favore Anna, dormi pacificamente. E grazie. Ti abbraccio, sora Anna. Con affetto da Tokio. Hiro Yuri Watanabe”.
Pino Pompilio

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