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In seguito alla pubblicazione dell’ultimo articolo riguardante il centro anziani di San Cesareo (leggi qui) la nostra redazione è stata contattata per una replica da parte del sig. Vincenzo Giovannetti per delle precisazioni che qui riportiamo.

Il sig. Giovannetti è nato e cresciuto a San Cesareo e da sempre si è prodigato nelle associazioni, sia a titolo di volontariato sia proprio nella gestione economica e pratica. Che siano state associazioni sportive o utili alla collettività in altri ambiti, il suo scopo è stato sempre quello di migliorare le condizioni della propria comunità con attività di pubblica fruizione e sempre nella massima trasparenza ed onestà.

Una volta raggiunta l’età è stato per lui naturale richiedere l’inserimento nelle attività del centro anziani, dove già erano iscritti altri suoi amici e conoscenti. Una volta tesserato è stato altrettanto naturale per lui cercare di dare una mano nella gestione. Da occhio esperto, infatti, vedeva alcune lacune e le imputava ad inesperienza, quindi in buona fede è entrato nel direttivo per portare la sua conoscenza di leggi e regolamenti del settore anche in questa realtà.

Con suo amaro rammarico si è trovato di fronte una gestione molto nebulosa e poco regolare, senza alcun registro prima nota, senza alcun bilancio, senza alcun verbale registrato di riunioni di direttivi e senza alcuna osservanza delle norme di legge in vigore per la regolamentazione delle associazioni. Tutti i suoi tentativi di portare il centro anziani ad essere una entità giuridica e fiscale (ha partita I.V.A.) in regola con le ottemperanze di legge hanno solo sortito l’effetto di essere messo da parte e la nomina di bastian contrario.

Anche le sue proposte per migliorare i servizi offerti agli associati sono state inconsiderate sebbene valide e utili alla collettività: ad esempio offrire corsi di uso del computer, istituire uno sportello di aiuto per le pratiche burocratiche. Sappiamo che le procedure odierne di molte incombenze fiscali e non solo sono per lo più telematiche e molti anziani non hanno dimestichezza, sarebbe utile se gli associati più avvezzi all’uso della tecnologia potessero mettere la loro conoscenza al servizio di quelli meno pratici.

Ma la cosa che più resta immersa nella nebbia e che desta moltissime domande al sig. Giovannetti è la gestione economica. Incongruenze nelle registrazioni, nelle rendicontazioni anche dei contributi ricevuti dalla Regione e dal Comune che non figurano nei bilanci presentati, su insistenza del Giovannetti stesso, e che non si sa dove siano finiti. Il Comune e la Regione hanno un resoconto di come sono stati spesi i soldi da loro elargiti (soldi dei contribuenti e quindi anche nostri)?

Ci sarebbero ancora altri dubbi da chiarire che sorgono dalla visione di tutta la documentazione cartacea ed ufficiale di cui il Sig. Giovannetti è in possesso, ed altri che sorgono dalla mancanza di produzione di atti ufficiali (che dovrebbero essere pubblici) da parte di chi dovrebbe produrli, nonostante le numerose richieste di visione ed acquisizione fatte.

Intanto la risposta diretta all’articolo pubblicato si trova tra i commenti e recita: “Caro cronista Pino Pompilio lei riporta ciò che a voce gli viene detto, ma non si preoccupa di pubblicare i resoconti che solo grazie al sottoscritto, dopo anni di omissione totale, sono a disposizione dei soci. Lei non si interessa minimamente di chiedere dove sono i 995 euro mancanti dal rinnovo delle tessere dell’anno 2019 (dichiarato un incasso incongruente rispetto al numero di tessere rinnovate n.d.r.) Lei parla di volontari a pagamento quando il regolamento comunale art.6 chiaramente narra la non retribuzione ai volontari e nell’anno passato sono stati rimborsati EURO 37365,70… Lei dimentica di riportare che io ho svolto per un anno e mezzo il servizio volontario in forma gratuita dopo essere stato il secondo degli eletti del comitato di gestione, nonostante questo venivo tenuto “all’oscuro” dell’andamento economico del centro stesso, mentre una persona non eletta ma compiacente con il Presidente, aveva rapporti con la banca dove effettuava versamenti e prelevamenti dal conto del centro sociale. A lei sembra normale che dei finanziamenti della Regione Lazio e del Comune di San Cesareo (soldi dei contribuenti) non ci sia traccia ne rendiconto? Io non faccio il BASTIAN CONTRARIO di professione o per passatempo… io conosco bene cosa significa la parola SOCIALE e VOLONTARIATO, e per questo mi trova in “campo” determinato a chiarire ogni risvolto negativo nell’allegra gestione del centro. Pertanto la invito a sollecitare gli organi competenti a dare risposte alle mie domande. Il socio Vincenzo Giovannetti.”

Il sig. Giovannetti ha prodotto tutta la documentazione in suo possesso in denunce presso la Guardia di Finanza e presso i Carabinieri, di tutto questo non gli entrerà nulla in tasca, ma gli resta la certezza in sua coscienza di aver fatto qualcosa di buono per la sua comunità. E che importa se qualcuno gli da del “bastian contrario”? Anche se trasparenza ed onestà dovrebbero essere la normalità evidentemente per qualcuno sono concetti “contro”

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