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IL CENTRO ANZIANI NELL’ERA DEL COVID 19 VITA, VACANZE E PROGETTI Il SOCIO GIOVANNETTI È SEMPRE IL BASTIAN CONTRARIO Il gioiello di San Cesareo, il Centro Sociale Anziani, anche lui, come tutti, ha attraversato la tempesta del coronavirus. Non si registra alcuna vittima, però tanti i danni subiti. È stato chiuso per tutto il periodo della generale quarantena e questo dal 9 marzo. La riapertura è avvenuta nel mese di giugno, esattamente il 15. Non ovviamente a tempo pieno, né in totale libertà, ma a determinate condizioni di sicurezza. Il 17 dello stesso mese ha ospitato a pranzo il Sindaco e rappresentanti del Consiglio comunale.L’Amministrazione ha voluto ringraziare il Presidente, Pierino Duca e i suoi collaboratori per aver preparato cibi caldi e per averli recapitati a gente ridotta all’estremo nel periodo più duro del tutti a casa. LA Do. Sa. Vo. non ha mai interrotto le donazioni mensili e questo grazie all’ospitalità e alla collaborazione del Centro. I donatori hanno puntualmente dato il loro sangue nelle fasi più critiche della pandemia. Anche ora, siamo al 3 di agosto 2020, il Centro è aperto solo nella prima metà della giornata. Il pranzo viene servito nel salone del Centro. Quelle poche persone che non hanno mezzi propri sono accompagnati da Natale, l’autista del pullmino a disposizione dei disagiati. Il tempo delle vacanze è giunto. Le due tradizionali settimane a Diamante nella seconda metà di giugno sono state annullate. Un contingente di Soci partirà per Monte Silvano il 31 di questo mese. Vi resterà fino al 6 di settembre. Solo una settimana. Ma ne vale la pena. La località designata è magnifica sotto qualsiasi aspetto. Disponibile anche una settimana, sempre a settembre, a Diamante. La vita al Centro non è più la stessa. Sospese le cene con ballo del sabato sera e ogni altra attività di svago extra. Sì, il Centro funziona, ma con le dovute attenzioni:mascherine, no assembramenti e distanze da rispettare. Fin qui tutto ok, se si guarda in generale alle attività consuete e alla normale routine. Il presidente, Pierino Duca, di problemi e difficoltà ne aveva prima, le ha avute durante il coronavirus e ne ha anche adesso. A prescindere da punti di vista interni sulla gestione del Centro, è sempre in campo il Socio, Vincenzo Giovannetti, che non molla l’osso. Questa volta ha preso di mira quella miseria che si dà alle donne e al personale volontario, che lavora al Centro. Per lui al volontariato non va dato neppure un rimborso spese. Questi, compensi, per Giovannetti, hanno raggiunto ragguardevoli cifre. Fino ad oltre 37 mila euro,che costituiscono una cospicua parte del bilancio 2019. Lo stesso Vincenzo Giovannetti, quando era membro del Comitato di Gestione del Centro, Presidente Gino Pera, aveva promesso di portare il rimborso spese ad oltre 12 euro al giorno. Il Presidente Pierino Duca, successore di Gino Pera, dimissionario, l`ha portato a 15 e tale è rimasto. La questione ora è di competenza del Comune, che in questi giorni prenderà le opportune decisioni. I volontari del Centro meritano ben altro, come pure i Soci. Altro che virtuosismi legali? Sono inutili perdite di tempo, controproducenti e non favoriscono nessuno. Pino Pompilio

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