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di martino antonio (Large)

Rocca Priora (Rm) – Il Colle di Fuori fa sul serio. La squadra del neo presidente Antonio Di Martino ha ambizioni importanti e il massimo dirigente non le nasconde: «In due anni vorremmo arrivare in Promozione. Sappiamo che non sarà semplice perché la Prima categoria è un campionato pieno di squadre agguerrite, ma cercheremo di dare il massimo e non lasciare nulla al caso come dimostrano gli interventi già effettuati all’impianto di gioco». Per Di Martino, proprietario della Trans Movie (società di servizi per lo spettacolo), sarà la prima esperienza da dirigente nel calcio e per “trascinarlo” in questa avventura è stata fondamentale l’amicizia e la spinta di Roberto Di Stefano che sarà presidente onorario e che è a capo di Autotrasporti Rds, altra azienda che supporterà la crescita del nuovo Colle di Fuori. «Qualche anno fa giocavo a pallone anche io come portiere – spiega Di Martino – anche se il mio sogno era quello di diventare arbitro e per qualche anno ho fatto il direttore di gara nella sezione di Ciampino, dove c’era anche Gennaro Palazzino. Recentemente vivevo il rapporto col calcio dilettante molto a distanza e in questo senso Roberto (Di Stefano, ndr) è stato decisivo nel mio coinvolgimento nell’avventura col Colle di Fuori. Siamo amici da tempo e il suo entusiasmo mi ha colpito e convinto, ma devo ringraziare pubblicamente anche l’ex presidente Daniele D’Innocenti con cui siamo in ottimi rapporti e che infatti rimarrà all’interno del club come vice-presidente. E poi non vanno dimenticati il direttore generale Marco D’Ulizia e la sua 3D Telefonia e il direttore sportivo Giampiero D’Innocenti e il direttore tecnico Mario Luzzi che a breve forniranno i nomi dei giocatori che comporranno la nostra rosa. Un pubblico ringraziamento va anche a un tecnico di spessore come Domenico Tripodi che ha accettato la nostra sfida: a lui chiedo “solo” di farci divertire. E vincere». Ma il risultato del campo non sarà l’unico aspetto su cui il nuovo Colle di Fuori punterà forte. «Pretendiamo dai ragazzi massimo impegno e disciplina. Il club si dovrà distinguere per il rispetto dell’avversario e la correttezza, bandiremo le polemiche arbitrali e cercheremo di proporre uno stile realmente sportivo».


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