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ESAMI DI STATO 2021 – COME LO SCORSO ANNO – POCHI I CAMBIAMENTI — LA PAURA DEGLI STUDENTI È SEMPRE TANTA – UN BUON DETERRENTE PER LO SPRINT FINALE –
Manca poco ormai all’inizio degli esami di stato dell’anno scolastico 2020 – 2021. Lunedì, 14 giugno, si insediano le Commissioni. Nei giorni seguenti si procederà alla”singolar tenzone” di coloro che scendono nell’arena per conquistare un titolo di studio.
I più giovani hanno completato il ciclo della scuola secondaria di primo grado (le medie) , gli altri quello della secondaria di secondo grado (le superiori). L’ansia dei paladini di oggi aumenta mano a mano che si avvicina il gran giorno. C’è chi punta a conseguire la classica licenza media e chi vuole avere una “chance” in più per inserirsi o nel mondo del lavoro o per accedere agli studi universitari. La cosiddetta “strizza” l’avvertono di più coloro che non si sono impegnati granché nel corso degli studi frequentati. La scarsa preparazione può determinare una sonora bocciatura e una figuraccia da ricordare per tutta la vita.
Rispetto allo scorso anno non è cambiato granché. La tipologia degli esami di stato è identica. La pandemia ci tiene ancora in uno stato di assedio. Stanno funzionando i vaccini, rivelatisi un’arma veramente letale per il corona virus. La forza del covid 19, comunque, sta nella capacità che ha di tirar fuori varianti sempre più temibili È ancora lontano il giorno del suo totale abbattimento.
Gli esami imminenti sono la fotocopia dell’anno precedente. Non ci sono scritti. Solo prove orali. Le Commissioni sono costituite dai docenti della classe. L’unico membro esterno è lI Presidente. Il candidato, il giorno e all’ora che gli tocca, si esibirà in uno scenario da parata militare. Tutti con le mascherine e distanziati l’uno dall’altro, Tutte le fatiche di uno studente sono evidenziate nel credito scolastico.Il top del credito è di 60 punti. In ballo ce ne sono, nel colloquio, altri 40. Se riuscirà ad aggiudicarseli tutti potrà aspirare al massimo, che è di 100/100. Il minimo per ottenere il cosiddetto pezzo di carta è di 60.
Forza ragazzi, non ci perdiamo d’animo. La scuola sta facendo quello che può e alla meglio. Tutti i tentativi, che ha fatto per risollevarsi, non sono andati a buon fine. Sono miseramente falliti. Banchi a rotelle e montagne di mascherine inservibili costituiscono relitti ingombranti sparsi dovunque. Cancelliamo questi evidenti segni di disfatta. Salviamo l’onore e i valori della Scuola.
Pino Pompilio

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