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Il 4 giugno 2017 è una data particolare per la comunità cristiana di Gallicano nel Lazio, ed anche per la popolazione tutta. Dopo dieci anni Don Enrico Pinci passa il testimone a Don Alfredo Conforti del santuario Betania a Zagarolo.

Una data importante in quanto coincide con la Pentecoste. La cerimonia è iniziata con una piccola processione partita dalla chiesa di San Rocco e terminata alla parrocchia di Sant’Andrea Apostolo. Ha presenziato la cerimonia il nostro Vescovo, Domenico Sigalini, altri parroci vicini, i rappresentanti delle quattro confraternite del paese, i rappresentanti delle forze dell’ordine locali e la banda parrocchiale, oltre ad un gran numero di fedeli. L’emozione espressa nel volto del nuovo parroco fa ben sperare la comunità.

Dopo la s. Messa, in piazza  la comunità ha preparato un abbondante rinfresco, un bel momento per manifestare affetto e accoglienza al Don.

Una persona promettente il nuovo parroco. Sempre sorridente, sempre allegro e, soprattutto, disponibile ad ascoltare ed a consigliare i fedeli. Personalmente ho una gran fiducia nel nuovo Parroco. Se è riuscito a far riavvicinare alla parrocchia un peccatore e per giunta ateo come me significa che le sue potenzialità sono buone. Ebbi la fortuna di conoscerlo durante le prove della rappresentazione della passione prima della Santa Pasqua. Ci ha supportati e sopportati per diverso tempo, anche fino a tarda notte.

Sempre pronto ad incoraggiarci in ogni momento di difficoltà. Confido nella bontà della popolazione Gallicanese per l’appoggio che darà alle iniziative che si intraprenderanno. Il nostro paese, ormai in difficoltà a causa sia della crisi economica dell’intera nazione che di quella politica locale ha bisogno di rialzarsi ed ha bisogno soprattutto dell’entusiasmo di tutti. Il nuovo parroco, dal sorriso contagioso, può accompagnarci spiritualmente e non solo al raggiungimento di questo obiettivo. La calorosa partecipazione del paese alle celebrazioni di questi mesi precedenti è un buon antipasto.

Stringiamoci quindi intorno a Don Alfredo e dimostrandogli, soprattutto con le opere, che lui ha tutto il nostro appoggio. Non dobbiamo permettere che questo mondo, senza princìpi né valori, ci trascini nel baratro. Alziamo la testa ed iniziamo a pensare prima a risanare noi stessi, poi la nostra famiglia e infine la nostra comunità. Facciamolo con gioia e amore e saremo da esempio a chi ci sta intorno. Benvenuto Don Alfredo! Sarà un percorso in salita il tuo, ma se c’è unione e coesione la salita diventerà pianura, e con l’aiuto di Dio sembrerà discesa.

Carlo Mergè

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