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Il mio impegno è garantire il rispetto delle leggi e di tutti i regolamenti

Continuiamo a presentare la nuova generazione di politici prenestini. Oggi è la volta di Emiliano Fatello, il presidente del consiglio comunale di Palestrina. Eletto nella lista del Partito Democratico in appoggio al Sindaco De Angelis. Alla prima esperienza in Consiglio comunale è stato subito eletto presidente. Andiamo quindi a conoscere Emiliano.

foto fatello

Emiliano, I’incarico di Presidente del consiglio è un incarico molto impegnativo. Per svolgere tale compito nel migliore dei modi è richiesta molta diplomazia e bisogna sempre essere al di sopra delle parti, bisogna essere pronti, se necessario, a riprendere e censurare anche i propri compagni di partito o di coalizione. Si tratta di doti rare, i tuoi studi dovrebbe aiutarti, speri di poter essere sempre il moderatore ed il custode delle norme e dei regolamenti?

Si, l’incarico di Presidente del Consiglio è un impegno incredibile, sia tra le stanze di palazzo Verzetti che nel ruolo di rappresentanza dell’amministrazione tra le strade di Palestrina. Un incarico che fa sentire sin da subito tutta la responsabilità sulle proprie spalle per la capacità di saper far rispettare le leggi e tutti i regolamenti, al fine di un perfetto svolgimento dei processi amministrativi e delle attività consiliari. Sto tentando di svolgere con il massimo impegno e serietà il mio lavoro, nel quale si sta rivelando molto utile l’esperienza acquisita in passato lavorando nelle istituzioni. Il giorno dell’insediamento ho preso un impegno sul mio futuro operato: “garantire sempre la migliore applicazione dei regolamenti e dei processi amministrativi per tutto il Consiglio, quindi sia per i consiglieri di maggioranza che di minoranza”. Per farlo serve un atteggiamento aperto, un comportamento elastico che consenta di scegliere mediazione o rigore in base alle circostanze, il tutto condito con una disponibilità che spero sia stata già utile e apprezzata dagli interlocutori amministrativi e dai cittadini.

Così come tutti gli assessori anche tu sei un giovane, e come tale ricco di volontà ed entusiasmo, in Consiglio dovrai confrontarti anche con personaggi più esperti, sia in maggioranza che in opposizione, sei sicuro che questo entusiasmo e questa volontà possano essere sufficienti a tenerli a bada o temi di dover usare il “bastone“ qualche volta?

La nuova amministrazione è giovane ma è ben preparata. Ci sono molti consiglieri che, pur se nuovi, hanno esperienze importanti in diversi campi che possono risultare preziose e utili sull’operato dell’amministrazione. L’esperienza è importante e può risultare molto utile per l’amministrazione per evitare incidenti di percorso e ridondanze nell’esecutività dell’azione amministrativa. Personalmente continuo a sostenere che il garante di un buon risultato è solo ed esclusivamente la politica. Questi anni di crisi istituzionale e politica che stiamo vivendo hanno rafforzato in me, ancor di più, la convinzione dell’importanza della necessità dei luoghi di confronto e di crescita politica e di un ritorno al sistema partito come organo e strumento della collettività per riconoscersi e condividere percorsi comuni.
Ogni amministratore, giovanissimo o vecchietto che sia, con i giusti e sani principi politici, di certo sarà sempre un valore aggiunto per l’amministrazione e la comunità. Comunque il bastone è sempre pronto sotto i banchi, ma sono sicuro che si ricoprirà di polvere.

Sempre a riguardo dell’entusiasmo e della buona volontà, spesso soprattutto in politica, questi si scontrano contro i muri di gomma della burocrazia, delle prese di posizione o delle ripicche tra singoli o tra formazioni politiche, come speri di poter mantenere vivo l’entusiasmo e la voglia di fare?

La guida principale deve essere sempre il bene comune e se c’è da battagliare per il raggiungimento di questo obiettivo, allora anche qualche colpo duro possiamo permettercelo. Non ho mai lesinato la disponibilità e il confronto con nessuno. Non nascopolitico e nelle tante esperienze associative del mio passato, che mi hanno condotto sino a qui, ho sempre prestato la massima attenzione per cercare di costruire percorsi comuni e condivisi con il massimo impegno, dedizione, correttezza e trasparenza. Sono convinto che l’onestà a lungo tempo paga e le forzature possono solo farti godere di una classica vittoria di Pirro, portandoti a chiudere ogni tipo di rapporto futuro con chiunque. Le idee vanno proposte e sostenute, ma non imposte, altrimenti non si trasformeranno mai in risultati utili per la comunità. Rigidità, ripicche e cattiverie personali sono l’indice di un comportamento errato e dannoso per il politico ma soprattutto per i cittadini che poco hanno a che fare con comportamenti simili e che riguardano solo ed esclusivamente guerre personalistiche imbarazzanti. La voglia di fare non mancherà e se qualcuno si perderà ci attiveremo subito per riportarlo sulla retta via per continuare questo percorso insieme.

Il consiglio attuale è composto da 16 consiglieri suddivisi in otto gruppi, è vero che la pluralità può essere indice di democrazia, però forse in questo caso c’è un po’ troppa pluralità, io spero che questo non provochi problemi all’andamento dei lavori, tu come la vedi? Come ti sono sembrati i primi consigli

Ho sempre ritenuto la presenza partitica un valore aggiunto e credo che questo possa essere considerato indice di un buon fermento politico della nostra cittadina. Quello che spiace è che sembra che Palestrina si ricordi della politica solo nel periodo elettorale con la nascita di tante realtà mai viste prima. L’eccessiva pluralità può provocare certamente un aumento dei confronti assembleari che possono dare una crescita del confronto democratico ma spesso anche un rallentamento eccessivo nelle fasi decisionali. E’ sempre la politica a fare da padrona e a sintetizzare il tutto e i primi consigli mi sembra che siano andati bene con delle fasi politiche utili proprio a costruire decisioni e votazioni chiare e puntuali. Bisogna continuare così e migliorare ancora per produrre decisioni ancora migliori per Palestrina.

Tra le tue passioni c’è anche la musica, infatti sei tra i promotori dei Vicoli del Jazz, in questo caso ti trovi ad essere sia istituzione che privato cittadino che organizza una cosa con la collaborazione delle istituzioni, cosa dici a chi potrebbe invocare una incompatibilità?

Si è vero, una grande passione tanto che proporrei degli intermezzi musicali anche in consiglio! Scherzi a parte, ho lasciato ogni carica all’interno dell’associazione nonostante mi fu chiesto di ricoprirne qualcuna precisa l’anno prima delle elezioni. Oggi sono un semplice socio e membro del direttivo che collabora insieme al resto dell’associazione per cercare di far crescere questo nuovo festival, che tanto sembra andare bene. Ci sono diversi consiglieri che hanno ruoli in diverse associazioni cittadine e credo che questo non sia un problema ma un valore aggiunto. L’importante è che le associazioni non vengano sfruttate per scopi politici e che siano invece aiutate e sostenute per i loro fini statutari e quindi per impreziosire le manifestazioni culturali di Palestrina. Voglio sottolineare che da noi, cosa rara nel territorio, da oltre un anno è nato, e sta crescendo bene, il Laboratorio prenestino, uno strumento che riunisce molte associazioni locali per fare rete e darsi forza l’una con l’altra. E’ il rapporto che c’è tra i politici e le associazioni e anche le società che deve essere regolato dal buon senso dei soggetti coinvolti e non condannarlo a priori.


Un ringraziamento a tutto lo staff della Notizia2 e al Direttore Antonio Gamboni. Colgo l’occasione per evidenziare la grande responsabilità che hanno le testate giornalistiche che seguono costantemente i nostri lavori. Un lavoro importante che permette di informare i cittadini su tutto il nostro operato con la massima trasparenza, democrazia, pluralità e passione per un lavoro che oggi i social media minacciano con troppa disinformazione. Buon lavoro.

Ringraziamo Emiliano per la disponibilità ed auguriamo a un buon lavoro a tutti il consiglio ricordando ai consiglieri che sono stati eletti per rappresentare noi cittadini.

DI Paolo Rosicarelli

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