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In molti si sono raccolti attorno ad Antonio Gamboni ieri pomeriggio a Palestrina, presso l’Info Point di Piazza Santa Maria degli Angeli in occasione della presentazione del suo libro “L’unico capolavoro è vivere”.

L’evento organizzato dal Laboratorio Prenestino, associazione che raccoglie moltissime associazioni locali, era molto atteso ed è stato spunto per una piacevole conversazione che ha messo in luce la profonda stima di cui il nostro direttore gode sia in ambito professionale che come uomo.

Tanti hanno voluto prendere la parola per testimoniare come Antonio Gamboni abbia segnato la storia del nostro territorio con la sua presenza e con la sua onestà intellettuale. Primo fra tutti l’amico Franco Buzzanca, introdotto da Elvira Casale la quale ha fatto gli onori di casa con una doppia veste: in rappresentanza del Laboratorio Prenestino, organizzatore dell’evento, ma anche come direttore di un altro giornale locale, Il Sabato indiscreto, che ha sostituito in edicola l’appuntamento settimanale che Antonio Gamboni aveva istituito con il suo La Notizia, ora diventato on line.

Poerio Lulli, attore e fondatore de “L’allegra brigata” (una delle tante associazioni culturali di Palestrina che fanno parte del Laboratorio Prenestino) ha aperto l’incontro leggendo, nonostante una leggera afonìa, uno dei brani più significativi del libro. Il saluto delle istituzioni è arrivato da Emiliano Fatello, Presidente del Consiglio comunale, anche se il suo intervento ha evidenziato come la sua presenza fosse un piacere personale più che un dovere istituzionale.

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Devo essere sincero, all’inizio il libro mi ha fatto pensare che non fosse per me, le biografie non sono esattamente il genere di lettura che preferisco, ma dopo le prime pagine mi sono reso conto che non era così. Ho immaginato di essere su un autobus il cui conducente era Antonio ed io, seduto come passeggero, dal finestrino vedevo passare le vicissitudini di un Italia che io avevo solo studiato a scuola. Quello che, però, ho visto realmente era il cambiamento della società dal dopoguerra ai giorni nostri, con un’analisi lucida e veritiera”.

Questa, in sintesi, l’apertura dell’intervento di Emiliano Fatello che prosegue spostando il discorso sull’importanza della stampa nella società, su come un giornalismo sano sia fondamentale per lo sviluppo sociale, anche se ultimamente è molto difficile trovare un professionista serio che faccia informazione per puro spirito di servizio alla comunità e non per protagonismo personale o per tornaconto (cosa che negli ultimi tempi è favorita anche dall’avvento di internet).

Il dibattito sulla professionalità è proseguito tra letture di altri brani del libro (ad opera di Fabiana Bonanni – regista de l’Allegra Brigata – e Claudio Tagliacozzo – attore, regista e fondatore dell’Associazione Marionette Senza Fili) ed interventi di molti che hanno voluto ringraziare Antonio Gamboni per l’opera svolta negli anni a favore della comunità con la sua attività di giornalista corretto e indipendente.

In particolare Massimo Sbardella ed Emanuele Venditti hanno voluto ricordare come Antonio abbia segnato la loro vita iniziandoli alla professione che attualmente svolgono. Entrambi, infatti, sono diventati giornalisti proprio grazie al nostro direttore che li ha annoverati tra i primi collaboratori del suo giornale sin dalle prime uscite sul territorio. Ora lavorano per altre testate, ma non dimenticano gli insegnamenti ricevuti anche se alcuni sono stati compresi col tempo.

Tra il pubblico presente c’era Lorella Federici (Consigliere comunale di Bella Palestrina), Luigi Montini (attore e doppiatore) ed anche il Capitano Arcangelo Maiello, Comandante della Compagnia Carabinieri di Palestrina che ha ribadito l’importanza di un giornalismo serio e sano come servizio alla comunità, per questo da quando è Comandante della Stazione Carabinieri di Palestrina ha dato molto spazio alla comunicazione con la stampa. Supportato da Massimo Sbardella ed Elvira Casale, Antonio Gamboni lo ha ringraziato perché questa sua apertura all’informazione è molto gradita ed importante per il territorio, è un bene che la popolazione si renda conto dell’operato delle nostre forze dell’ordine e anche il minimo dettaglio può essere importante.

foto 4Molti i momenti di commozione per il nostro direttore, soprattutto quando Corrado Falconi ha letto alcune sue poesie dichiarando che ha cominciato a scriverne dopo che Giorgio Borghesani in sogno lo ha esortato a farlo.

E’ intervenuto con parole di stima ed affetto anche Raoul Mattogno (Assessore ai Servizi sociali, ambiente ed energie rinnovabili, manutenzioni, trasporti, pubblica istruzione, Protezione Civile), oltre che diversi rappresentanti di Associazioni Culturali di Palestrina (Valentina Visconti per l’Associazione 400, Danilo Sossi per la compagnia teatrale L’Alberone, Rosaria Cescon, insegnante e rappresentante dell’Associazione Prenestina del Presepe, Marcello Pompilio di Mimo 87) che hanno ringraziato Antonio per l’ampio spazio che ha sempre dato alla cultura e, quindi, alle Associazioni seguendo il loro operato e dando risalto alle manifestazioni da loro organizzate sin dalla loro nascita.

La presenza di tutte queste associazioni che agiscono in sinergia ha dato lo spunto al nostro direttore per lanciare una proposta di collaborazione con il settimanale cartaceo Il Sabato Indiscreto perché quando la stampa è seria e professionale non c’è rivalità ma comunione di intenti ed unire le forze per un servizio migliore alla comunità non può che giovare a tutti.

Dopo la sessione di dediche ed autografi la serata si è conclusa con un gradito rinfresco.

Per chi volesse acquistare il libro può rivolgersi al Laboratorio Prenestino o nelle edicole di Palestrina.

Gioia Cafaro

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