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La Giunta di Palestrina, con delibera del 20 giugno 2014, ha deciso di richiedere al Tesoriere del Comune, per tutto l’anno 2014, anticipazioni di cassa fino ad un importo di 6 milioni di euro, pari ai cinque dodicesimi di una parte delle entrate accertate nel 2012, che corrisponde alla misura massima consentita dalla legge. Il costante ricorso all’anticipazione di cassa rappresenta un segnale preoccupante che rileva come il Comune non riesce con le sue forze e le riscossioni per entrate proprie e i trasferimenti statali e regionali a far fronte all’ordinaria amministrazione.
Il ricorso eccessivo all’anticipazione di cassa si riflette negativamente sulla spesa per interessi passivi, contribuendo a rendere strutturalmente deficitario il bilancio comunale.

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A quanto pare il Tesoriere, cioè il Credito Cooperativo di Palestrina, nell’esercizio della sua attività creditizia, ha trovato un ottimo cliente. Le operazioni di anticipazione di tesoreria, infatti,  non sono un regalo della Banca, ma sono operazioni bancarie che costano al Comune migliaia di euro di interessi passivi. Purtroppo, questi oneri finanziari che il Comune paga si ripercuotono sui cittadini, che, a loro volta, a fronte di tali spese aggiuntive, non ricevono alcun servizio o beneficio.

Mario Petrelli

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