Sharing is caring!

C’è un detto degli antichi romani sempre in voga: Panem et Circenses, che è come dire se gli dai da mangiare e lo fai divertire, il popolo non fa casino e si accontenta. Il triste comincia quando manca il cosiddetto pane e per giunta nessuno si occupa di farlo divertire! Non è certo il caso di Palestrina che ha degli appuntamenti fissi come la Sagra del Giglietto (complimenti per il successo avuto in questi giorni al Salone del Gusto di Torino) e il Palio di Sant’Agapito. Oltre a numerose feste e ricorrenze che sono appannaggio di associazioni e privati, in mancanza di una Pro loco efficiente che non abbia problemi con l’Amministrazione comunale, (ecco che scateniamo un’altra polemica! Aspettiamoci quindi lettere che smentiscono le nostre affermazioni!).

4984048032_ba67c24306_b

A Zagarolo, invece, pur avendo una Pro Loco alquanto politicizzata, tutto funziona e tutto è nelle mani di un Presidente che riesce a coordinare le varie realtà locali.
A dire il vero qualche scivolone lo commette come quello di non aver partecipato a Torino alla reclamizzazione del famoso Tordo Matto, presente solo nei manifesti e le locandine del G.A.L..
E San Cesareo? Niente! Non abbiamo la Pro Loco e non abbiamo un’Amministrazione Comunale che possa ed abbia voglia di prendere in mano la situazione come in altri paesi. Abbiamo un Sindaco ed una Giunta che non fanno altro che piangersi addosso e ripetere la frase: “cari cittadini, non c’è un Euro per queste cose, dobbiamo spenderli per quello che ci fa più comodo”. Forse non diranno proprio così ma il concetto è lo stesso!

La mancanza della Pro Loco la si è vista con l’annullamento della Mostra dell’Uva che da quasi 50 anni era l’appuntamento fisso di fine stagione. Nessuno se l’è sentita di rimboccarsi le maniche. I motivi non siamo qui a ripeterli, li abbiamo più volte evidenziati.
Si è fatto il tesseramento per ricreare il sodalizio, ma già dalle prime battute si è capito che stava partendo con il piede sbagliato. C’è stato chi ha fatto incetta di tessere sperando di controllare un domani il direttivo e avere un Presidente che fosse tale solo sulla carta. Qualcosa è andato storto e facendo marcia indietro ha lasciato il campo a chi pensa di diventare il “salvatore della Patria” con in tasca la formula giusta per riportare in auge l’Ente turistico.
Si erano fatte cordate per scalare la Pro Loco, senza sapere che qualche lama stava tagliando di nascosto la corda. Ed è questo il motivo per cui a tutt’oggi ci sono state solo fumate nere.

Che fare allora? E’ semplice, secondo noi il Sindaco dovrebbe nominare un commissario, una persona super partes che faccia tutte quelle manovre, fino ad arrivare alla stesura di un regolamento ed alle elezioni con liste contrapposte o lista unica (questa sarebbe l’ ideale) di un direttivo che possa eleggere un Presidente. Un direttivo che abbia voglia di fare e non solo di apparire.
Questa credo che sia la soluzione ideale. Dai Panzironi! Fai la cosa giusta! Svegliati ! Ti sei riposato abbastanza dallo stress della campagna elettorale. Non puoi dormire sugli allori per i prossimi quattro anni! Guardati attorno e nomina un commissario e fai ripartire la Pro Loco. Natale è vicino e forse facciamo ancora in tempo a dare ai paesani quei famosi circenses di cui hanno voglia!

                                               Antonio Gamboni

Comments

comments