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Uno dei perni centrali della “Campaniliana 2017” è il Premio Nazionale Teatrale intitolato allo scrittore Achille Campanile. Promosso dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, è aperto a tutti e prevede la presentazione un copione inedito in stile umoristico. Referente del Premio è la consigliera FondArC, professoressa Maura Dani, che in una dettagliata intervista spiega sia lo spirito che ha mosso la Direzione Artistica e il gruppo di lavoro a promuovere il bando, sia le modalità di partecipazione allo stesso concorso. Maura Dani, docente e volto noto della cultura veliterna, è già al lavoro per dare informazioni e delucidazioni alle numerose persone che stanno mostrando interesse nei confronti del Premio. Il bando è già disponibile in rete, scaricabile dal link https://www.campaniliana.it/page.asp?action=pag&txt_id=21 e contiene tutti i dettagli. Tutto si sta svolgendo rispettando la massima trasparenza e con un controllo certosino a cura del Comitato Scientifico-Organizzativo. Ecco cosa ha risposto Maura Dani nell’intervista rilasciata all’Ufficio Stampa della “Campaniliana 2017”. 

Professoressa Maura Dani, il Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile” esordisce con la prima edizione. Qual è a suo avviso l’attualità del messaggio che scaturisce dalla produzione campaniliana e dunque perchè avete fortemente voluto, come Fondazione, questo Premio? 

Bisogna premettere che stiamo parlando di Achille Campanile, una figura di primissimo piano nel panorama letterario italiano del ‘900, che aveva scelto di vivere nella campagna tra Velletri e Lariano, quindi quasi un nostro concittadino. Inoltre quest’anno è il quarantesimo dalla sua scomparsa: dedicargli un Premio Nazionale Teatrale è stato ritenuto dalla Fondazione un doveroso e piacevolissimo tributo. Non per fargli una sorta di monumento, spesso fine a se stesso, ma per far prosperare e lievitare lo spirito della sua ricca produzione. Viviamo tempi in cui sembrano imperversare l’individualismo, l’affermazione di sé, il presenzialismo, le “verità” più o meno asserite con forza. Lo sguardo ironico e acuto di Campanile, la sua abilità funambolica di giocare con le parole – segno di grande padronanza linguistica – il suo stravolgere e ribaltare le situazioni più disparate, può ancora insegnarci, oggi più che mai, a uscire fuori da noi stessi, a prenderci meno sul serio, a vivere e accettare con più leggerezza le nostre tante, umanissime, contraddizioni. 

Che tipo di copione dovrà inviare chi vorrà partecipare al Premio, e quali sono i requisiti del teatro umoristico e ironico che la Giuria di qualità valuterà? 

Per i copioni che parteciperanno al concorso non abbiamo previsto limitazioni quanto alla durata o alla scansione in atti. L’unica norma è che dovranno essere di genere umoristico. La Giuria esaminatrice – composta da Arnaldo Colasanti come Presidente, Simona Marchini e Gaetano Campanile in qualità di giurati – avrà la provata competenza di stabilire criteri e modalità di giudizio per valutare le opere e proclamare quella vincitrice ed, eventualmente, un’opera segnalata. 

Passando alle informazioni fattive, in che forma può essere inviato il copione, dove, e quali requisiti deve rispettare il plico? 

Le opere dovranno pervenire alla Segreteria del premio entro il 12 del prossimo mese di agosto. Dovranno essere inviate a mezzo raccomandata semplice, senza indicazione del mittente, all’indirizzo indicato nel bando di concorso. Il plico postale dovrà contenere n° 3 (tre) copie cartacee dell’opera e n° 1 (una) in formato digitale, tutte contrassegnate solo dal titolo dell’opera. Dovrà esserci anche una busta bianca e sigillata in cui i concorrenti dovranno inserire le loro generalità e i recapiti domiciliari e telefonici. 

Come si svolgerà l’iter burocratico, dalla ricezione del copione alla trasmissione dello stesso in Giuria? 

La Commissione organizzatrice, una volta acquisite tutte le opere, provvederà a numerare le buste. Lo stesso numero del plico esterno sarà attribuito alle copie interne e alla busta sigillata. Quando la Giuria avrà esaminato le opere e decretato la vincitrice, sarà aperta la busta delle generalità corrispondente al numero della prima classificata e il vincitore verrà tempestivamente avvisato. Tutte queste operazioni verranno regolarmente verbalizzate a cura della commissione organizzatrice. 

Nel bando si legge chiaramente che il copione è rivolto a tutti. Una scelta precisa per incoraggiare gli amanti del teatro ad avvicinarsi ad una scrittura particolare? 

Il concorso è rivolto a tutti, nella convinzione che la creatività non abbia età! E’ anche vero che noi ci auguriamo la partecipazione di tanti giovani autori che abbiano voglia di mettersi in gioco e dare un valido contributo alla produzione teatrale. Il nostro buon augurio consiste nel premio di € 1.500,00, generosamente offerto dalla Casa di Cura Madonna delle Grazie, che è anche socio fondatore della Fondazione Arte e Cultura, e nella messa in scena dell’opera vincitrice, presso il teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri, a cura di una compagnia iscritta alla UILT. Ovviamente speriamo di fare anche meglio per le prossime edizioni! 

 Achille Campanile è stato spesso liquidato, a torto, unicamente come “l’umorista”. Cosa vi aspettate che emerga, invece, da questo Premio che si propone di celebrare Campanile in maniera dinamica e con lo slancio che una commedia o un copione brillante possono dare al teatro? 

A chi ancora volesse etichettare o circoscrivere la produzione campaniliana, è proprio il caso di ribadire con forza: Umorista sarà lei! I grandi si manifestano come tali e smontano qualsiasi etichetta. Achille Campanile è stato un grande e ci ha mostrato una strada da percorrere con slancio e creatività. Nel caso del Premio sta agli autori percorrerla: speriamo ne esca del buon teatro… ne abbiamo bisogno! 

Rocco Della Corte

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