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È giunta alla sua fase conclusiva la VI edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea, il concorso che promuove le possibilità espressive, estetiche, comunicative e costruttive dell’alluminio, premiando gli artisti che hanno saputo meglio declinare il tema di quest’anno: la sinuosità dell’alluminio.

Il bando dell’edizione 2017 ha voluto aprire le porte agli artisti di tutto il continente europeo, andando al di là delle barriere geografiche e politiche, per rivolgersi a pittori, scultori, designer ecc. in grado di lavorare l’alluminio e renderlo materia sinuosa e duttile tra le loro mani.

La risposta è stata entusiasmante, l’organizzazione ha visto arrivare domande di partecipazione persino da stati non europei (e quindi fuori bando) come Israele, Stati Uniti e Giappone. La selezione non è stata facile, ma la giuria di esperti presieduta da Giorgio Agnisola (Docente di arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), ha nominato i 13 finalisti che finalmente vedranno esposte le loro opere a Latina dal 7 al 28 ottobre.

Il giorno dell’inaugurazione, sabato 7 ottobre, a partire dalle 18.00 presso lo  Spazio Comel Arte Contemporanea (Via Neghelli, 68), alla presenza di artisti, organizzatori, giurati e un folto pubblico di appassionati si darà il via alla fase conclusiva del Premio: la mostra Sinuosità dell’Alluminio. Dopo un’introduzione critica, la serata sarà animata dalla musica del violino di Lucia Dorelli e del violoncello di Fabrizio Dell’Anna.

In chiusura dell’esposizione, sabato 28 ottobre, saranno proclamati i vincitori del Premio della Giuria e del Premio del Pubblico, ai quali sarà data inoltre l’opportunità di essere protagonisti di una personale presso lo Spazio Comel Arte Contemporanea.

Le opere e gli artisti in concorso: Tempesta di Emilio Alberti (Italia, Como – pittura), In to th’Europa di Daniela Bellofiore (Italia, Roma – pittura), Sigmund di Lele De Bonis (Italia, Torino – scultura), Abbraccio/Hug di Sheila De Paoli (Italia, Milano – scultura), Terremoto di Cosimo Figliuolo (Italia, Bernalda, MT – scultura), Acqua di Lorenzo Galligani (Italia, Firenze – scultura), Senza Titolo di Rosaria Iazzetta (Italia, Napoli – scultura), Holding Pattern di George King (Regno Unito, Londra – scultura), One Day and One Night di Darko Kuzmanovich (Serbia, Belgrado – scultura), Aluminium di Ewa Matyja (Polonia, Poznań – pittura), Se io fossi te… di Elisabetta Onorati (Italia, Cagliari – scultura), Esercito di latta di Franco Politano (Italia, Catania – scultura), Essere linea di luce di Silvia Sbardella (Italia, Ferentino, FR- scultura).

La giuria, presieduta da Giorgio Agnisola (Docente di arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), è composta da Alfredo La Malfa (Curatore e presidente della Fondazione “La Verde La Malfa”, Presidente della Fondazione “Casa della divina bellezza”, Forza d’Agrò, Messina); Marco Nocca (Storico dell’arte, Professore presso l’Accademia di Belle Arti di Roma); Loredana Rea (Direttore Fondazione “Umberto Mastroianni” di Arpino, Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone); Maria Gabriella Mazzola (manager del settore alluminio, imprenditrice dell’azienda promotrice CO.ME.L.).

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