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Non si è ancora spenta l’ eco della campagna elettorale per le regionali della Lombardia e del Lazio che già si accende ogni giorno di più la campagna elettorale per il rinnovo delle Amministrazioni in circa 800 Comuni italiani. Nel Lazio sono 47 i Comuni chiamati al voto, di cui 12 con doppio turno. Tra questi, per la prima volta, c’ è anche San Cesareo, che da qualche anno è al di sopra dei 16 mila abitanti. Si voterà il 14 – 15 maggio.
Il panorama degli schieramenti sta uscendo dalle nebbie e dalle incertezze dovute alle attese dei risultati delle votazioni regionali del 12 – 13 febbraio. I vincitori hanno ridato nuova carica ai militanti dei loro stessi schieramenti con il bis delle politiche del 25 settembre scorso. Chi non ha vinto, nvece, cerca di recuperare terreno, appoggiandosi, magari, ai vincitori, inserendosi nelle cosiddette liste civiche.
A San Cesareo stanno spuntando come funghi varie liste. Ce ne vorrebbero, al contrario, soltanto due, considerato le tendenze del momento. E cioé una per il Centro Destra più organizzato e determinato e una per il Centro Sinistra deciso a rinvigorire le proprie file e a riguadagnare terreno. Il Centro Sinistra può sfruttare la elezione della Schlein a segretario del PD, per rilanciare il contrattacco e riuscire ad un fantastico rovesciamento dei fronti. Come nella prima guerra mondiale passerebbe da Caporetto a Vittorio Veneto. Che bella prospettiva! C’è da considerare, tuttavia, il fatto che le cosiddette destre non sono, poi, cosi graniticamente unite. Sono evidenti le correnti derivanti da “capitani”, che si promuovono da soli sul campo a generali. Non tengono in considerazione che senza il peso dell’ intero esercito alleato da soli che avrebbero vinto? Non continuano a marciare uniti, ma avanzano da soli, credendo di essere imbattibili. Davanti ad effimeri successi dimenticano che il “divide et impera” e’ sempre valido e attuale. E che cosa divide e impera? Il caos totale. Dovunque.
   Pino Pompilio

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