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Ancora una volta abbiamo centrato l’obiettivo. Oroscopo & dintorni sta avendo un ottimo riscontro. E per attenerci a come abbiamo intitolato la rubrica, per i dintorni pubblicheremo alcuni post che ci vengono inviati dalla nostra Sibilla d’Egitto:  curiosità e argomenti interessanti che vertono tutti sul mondo delle stelle.

Lo zodiaco d’Egitto

Gli antichi Egizi erano particolarmente interessati alle stelle e ai loro movimenti: i loro studi, come quelli dei Babilonesi, gettarono le basi per la nascita dell’astronomia e dell’astrologia.

I sacerdoti Egizi nei templi osservavano gli astri, le congiunzioni dei pianeti e le fasi lunari per fissare le date delle feste religiose e determinare le ore della notte.

Le conoscenze astronomiche di questo popolo sono provate nel ritrovamento di orologi stellari riprodotti sui sarcofagi delle mummie. In essi, compaiono le costellazioni di Orione, dell’Orsa Maggiore, del Drago e la stella Sirio.

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le piramidi di Giza e l’allineamento con La cintura di Orione

La posizione della Piramide di Cheope è inoltre un’ ulteriore dimostrazione della padronanza delle mappe stellari degli Egizi: essa è allineata con i quattro punti cardinali che corrispondono a equinozi e solstizi; e il suo nome “luogo dell’alba del tramonto” richiama il ciclo del Sole e della Luna nell’alternarsi del giorno e della notte.

Pare che fin dalle prime dinastie egizie fossero conosciuti pianeti quali Giove, Saturno, Marte, Mercurio e Venere.

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il dio Horus

Giove è rappresentato con un dio dalla testa di falco in piedi su una barca, viene ricollegato a Horus ed è chiamato “stella risplendente” o “servitore del sud”. Saturno è considerato un altro aspetto di Horus e il suo nome è “stella orientale che attraversa il cielo”. Anche Marte è legato al dio Horus e assume la denominazione di “Horus il rosso”.

Mercurio invece è riferito a Seth al tramonto e a un dio non specificato nel cielo del mattino; il suo nome è “ il servitore del nord”.

Su Venere le interpretazioni sono diverse: Uati come stella della sera e Tiu-Nutiri stella del mattino; ma anche la dea dell’amore spirituale Hator e quella dell’amore fisico Bastet.

Nell’antico Egitto, non vi sono prove documentate di previsioni astrologiche in senso stretto e quindi di credenze dell’influenza delle stelle sulle vite umane: le forme di divinazione e di previsione servivano a stabilire i giorni fasti e nefasti ed erano legate ai calendari, in cui il tempo era governato da divinità in grado di interagire con gli esseri umani, di proteggerli e punirli.

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Riproduzione dello Zodiaco Egizio su Papiro

Non c’è dubbio che gli Egizi hanno contribuito in modo rilevante alla rappresentazione dello zodiaco come lo conosciamo oggi, dal momento che per primi divisero l’anno in 360 giorni (come i 360 gradi da cui è formato lo zodiaco) a cui si aggiungevano 5 giorni dedicati a particolari divinità. Secondo il Calendario Tebaico, così chiamato perché si ritiene stipulato nell’antica Tebe, oggi Luxor, i 360 giorni dell’anno sono poi suddivisi in 36 periodi di 10 giorni ciascuno chiamati “decani” o “decadi”. I mesi sono 12 di 30 giorni ciascuno. Ogni mese è legato a una costellazione e un segno zodiacale.

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Il tempio di Dendera

Notevoli e interessanti informazioni sulla conoscenza astronomica e sullo zodiaco nell’antico Egitto ci vengono dal famoso zodiaco circolare sul soffitto di un tempio a Dendera.

Dendera è una località dell’Egitto sulla riva occidentale del Nilo, situata a circa 4 km a nord da Qena e 615 km a sud del Cairo. Qui si trova un meraviglioso complesso templare che si estende per un’area di circa 40.000 metri quadrati ed è composto di cappelle, santuari, un lago sacro, una chiesa cristiana, due mammisi (luoghi della rinascita) e il tempio principale dedicato alla dea Hator, che è uno dei meglio conservati di tutto l’Egitto.

Sul soffitto del pronao del tempio di Hator è rappresentata la volta celeste sostenuta da quattro dee che sono i pilastri del cielo e sono orientate verso i quattro punti cardinali. Sopra le loro mani si trovano i 36 decani.

All’interno del cerchio, le varie costellazioni dello zodiaco si mischiano con i pianeti e le altre stelle visibili in Egitto.

La presenza nella raffigurazione di un’eclissi è molto importante per stabilire l’epoca della costruzione del tempio stesso: tra la metà del I secolo a. C. e la fine del periodo Tolemaico.

Il rilievo, il cui originale è oggi conservato al Museo del Louvre a Parigi, riproduce l’Orsa Maggiore rappresentata come una coscia di bue, Orione che è un uomo con un bastone (probabilmente Osiride), il pianeta Venere stella del mattino e della sera; Sirio la stella che reca tra le sue corna la vacca sulla barca e segna l’inizio dell’anno.

Inoltre si possono ritrovare alcuni segni zodiacali che hanno mantenuto il medesimo aspetto anche nello zodiaco moderno, quali Bilancia, Scorpione e Ariete.

Altri segni invece son rappresentati diversamente: lo scarabeo è il Cancro, un uomo e una donna che si tengono per mano sono i Gemelli, una donna con una spiga in mano richiama la figura della Vergine; e una capra marina è il Capricorno.

VANESSA. 2jpgAppuntamento al 16 giugno per il nuovo oroscopo!

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