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Quanta delicata atmosfera orientale dominava tutto il Museo del giocattolo la scorsa domenica 28 giugno, all’apertura della Mostra Okiagari Koboshi. Quanti coloratissimi Kimono illuminavano le sale di Palazzo Rospigliosi.
Il Museo del giocattolo ha aperto alla grande la nuova ‘stagione’ del sindaco Piazzai, dedicando una sala del Museo all’esposizione dei famosi “Monaci sempre in piedi” nati per dare memoria e sostegno alle popolazioni e ai bambini giapponesi che hanno subito nel 2011 una delle più gravi tragedie della loro storia.
La giornata si è aperta con il messaggio vocale dello stilista Kenzo, l’uomo giapponese oggi più famoso al mondo, che ha ringraziato il Museo e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di una nuova tappa del giro internazionale che lui stesso ha promosso con le esposizioni di questi piccoli simboli dell’orgoglio e della perseveranza giapponese.
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La mostra di rilevanza internazionale ha già toccato Lione e Parigi, Madrid e Saragoza, Kiev e Roma.
Il famoso stilista ha terminato il saluto dicendo:
“La mia speranza è che questa mostra, contribuendo a mantenere viva l’attenzione degli amici italiani per Fukushima e a darne una corretta immagine, possa servire ad allargare ancora il grande abbraccio mondiale di amicizia e solidarietà per questa terra.”
La grande capacità dell’Italia di dare cuore e sostegno con la sua cultura è stata inoltre sottolineata ed apprezzata dalla presenza di un numeroso pubblico che ha poi partecipato personalmente alla kermesse, continuata con la decorazione di nuovi Koboshi. che si aggiungeranno a tutti quelli già dipinti dagli uomini più importanti e conosciuti del nostro pianeta.

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Il progetto è sostenuto da personalità mondiali. Sono esposti nelle teche del Museo più di cento esemplari dipinti dallo stesso Kenzo, Alain Delon, Jean Reno, Jean-Paul Gaultier, Carla Fracci, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Tornatore e moltissimi tra chef, disegnatori e progettisti di tutto il mondo. La mostra rimmarrà aperta fino a tutto settembre e sarà favorita da scambi con il Museo di Frascati che dal 2 luglio presenterà altri koboshi famosi.

“Quando l’arte e la genialità dell’uomo sposano la capacità di esprimere solidarietà e fratellanza per me diventa un privilegio accogliere e promuovere nella città di Zagarolo le persone e tutto ciò che viene realizzato nel nome di questi sentimenti.”
Queste le belle parole di apertura e di accoglienza espresse al pubblico, in apertura della giornata, dal sindaco Piazzai che nella riuscita dell’evento, apprezzato anche dal Ministro degli affari generali dell’Ambasciataa Giappose Hiroshi Yamauchi, ha colto la necessità di avviare e sviluppare il suo mandato secondo un profilo alto ed internazionale della cultura.
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Artisti locali, come Briotti, Palamara, Zerboni, Guida e artisti vicini al Museo per il conosciuto Concorso d’Arte a tema sul Giocattolo, Ennio Calabria, Enrico Benaglia e Anna Addamiano hanno dipinto e donato all’Associazione di Kenzo il loro piccolo e indomabile Koboshi.
Un toccante collegamento in internet ha avvicinato ancora di più alcuni ricercatori giapponesi di Fokushima con Zagarolo per un saluto ed uno scambio di ottimismo e di fiducia nel futuro.
La lungimirante iniziativa è stata seguita e curata dal professionale Direttore del Museo Francesco Zero, cui va dato atto di non aver sbagliato un colpo in questi due anni di conduzione di un museo che, da quasi sconosciuto ieri, oggi ha raggiunto anche oltre confine un numero altissimo di estimatori e soprattutto di sostenitori.
Da scultore internazionale, quale è, ha saputo coinvolgere sponsor e progetti che coinvolgono ambasciate, case automobilistiche e organizzazioni artistiche di livello internazionale che non vanno trascurate per il futuro del nostro paese.
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Se l’Europa è una soluzione, nel nome dell’Europa la nostra cultura deve rilanciarsi e farsi ancora una volta riconoscere come la prima nel mondo, anche oggi dopo Cristo.
Antonio Gamboni

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