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Si ride ancora oggi alla battuta: “ Piove, governo ladro”. Questo perchè, tempo addietro, i trasportatori di merci, in particolare quelli del sale, dovevano pagare il dazio ‘a peso’ per il transito sui valichi. I doganieri, furbescamente, aspettavano che piovesse per farli passare, affinché i sacchi di sale pesassero di più e la tassa da pagare fosse più alta. Con questa premessa voglio parlare del fatto che, ai tempi delle precedenti Amministrazioni, sono stati inoltrati svariati reclami, in specie al Sindaco Panzironi, a proposito dei marciapiedi della zona delle scuole, che venivano sommersi dall’ acqua quando pioveva. Diventavano veri e propri fiumi in piena. Urgevano interventi per evitare disagi notevoli ad alunni, professori, genitori, personale scolastico e passanti. Delle Insegnanti delle scuole hanno fatto delle segnalazioni scritte al Sindaco Panzironi, che era solito intervenire e provvedere in merito alle richieste dei Sancesàresi.
Oggi e come sempre, se si vuole fare il bene del Paese è il caso di lavorare uniti e proporre soluzioni valide alla neo eletta Amministrazione. Basterebbero, credo, anche semplici interrogazioni, invece che perdersi in sterili commenti, che fanno tutto, tranne che risolvere gli impellenti problemi del paese. A muoversi dovrebbe essere l’ Opposizione, verificando rigorosamente la politica della maggioranza, controllando gli atti e ciò che succede sul territorio e, quando è il caso, presentare proposte alternative concrete. Diversamente si esaurisce la funzione di stimolo e sprone dell’opposizione, che in realtà a San Cesareo, in passato, si è appiattita in una posizione condiscendente, disciplinata e tollerante.
Le elezioni sono ormai passate. Si passi ora a lavorare e a guadagnarsi la stima degli elettori, utilizzando le sedi appropriate per esporre rimostranze, lamentele, propositi e suggerimenti, per mettere in pratica i contenuti dei programmi elettorali.
Ergo, l’atteggiamento maturo e responsabile di tutti porterebbe giovamento all’intera comunità. Lasciamo perdere gli inutili e scoraggianti commenti di piazza, che sui social superano le buone maniere, la buona educazione e non sempre l’esame di italiano.
    Davide Pezza

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