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Se non eravamo d’accordo con le sanzioni e con le ulteriori aggravanti, immaginarsi se lo siamo ora con il bla bla dell’ attuale politica nei confronti di Putin e con la fornitura di armi all’ Ucraina. L’ Unione Europea, per avere un ruolo diverso e determinante, una volta per tutte, deve diventare libera, indipendente e avere una propria capacità e forza di difesa. Quindi, basta con la NATO. Noi non possiamo fare a meno della Russia, né la Russia di noi. Urge riunirsi e presto anche.
A San Cesareo, Zagarolo, Roma, in Italia, nei paesi europei, perfino in Russia ci sono movimenti spontanei per la pace ora che siamo in piena guerra. Oltre a voler la pace, i popoli liberi sono solidali con gli ucraini, colpiti dai bombardamenti voluti da Putin. Non è il popolo russo a voler tutto questo, ma uno zar ormai fuori dal tempo. Aiutiamo anche il popolo russo, non soltanto quello ucraino. E come? Le calorose manifestazioni nelle piazze, gli aiuti umanitari, l’ esodo di massa, l’accoglienza dei profughi sono ottime risposte alle attuali necessità, ma non bastano. Allora come fermare la guerra o almeno non mostrarsi come agnelli rassegnati ad una triste fine?
Una soluzione c’è e urge. Salverebbe capra e cavoli. Se il ras Putin non vuole la NATO alle porte di casa, togliamogliela. Sciogliamola subito e facciamo un nuovo Patto, come quello di Varsavia. Lui sarà sicuramente contento e si sentirà di essere un vincitore. Comprensibile che non può, a questo punto, apparire un perdente. È impossibile, al punto in cui è la situazione, farlo desistere con la forza dal suo ambizioso e cullato disegno di grandezza.
E, poi, chi ce l’ ha la capacità e l’ardire di opporsi e di fargli fare dei passi indietro? Se finora l’Europa ha fallito ogni tentativo di accogliere Putin nell’Unione, diamo a Putin l’ opportunità di “conquistare” l’ Europa. Altro che che avere i territori dell’ l’Ucraina, della Crimea, del Donbass e tutti gli altri che vuole annettersi. Ci conviene sempre, perché così facendo libereremmo l’ America dall’ ormai obsoleto cordone ombelicale, che la tiene legata all’Europa e che è costituito dalla NATO. Noi Europei diventeremmo più grandi e più forti, grazie alla potenza economica, militare e politica russa. Tanti problemi sarebbero risolti con un semplice accordo, con pace di tutti e senza alcun bombardamento.
I carri armati , tutti i militari, gli aerei, le bombe e i missili ritornerebbero nelle loro sedi e sul mondo splenderebbe l’arcobaleno dell’alleanza.
Chi dovrebbe compiere per primo questo passo? Putin ha posto le sue condizioni e il suo ultimatum, la Cina ha i
suoi problemi con Taiwan e poi è in espansione economica, gli USA sono piuttosto distanti dalle nostre vicende, l’ ONU con la Russia, che ha il diritto di veto, è fermo al palo, allora chi? Il testimone passa, in questa pazza corsa, di nuovo all’Europa. Siamo noi che dobbiamo decidere le sorti con o senza la Russia. Senza non è proprio il caso, con, invece, è la soluzione ottimale. Non c’è più tempo, anzi più ne passa e più si annulla ogni possibilità di cambiamenti di estrema importanza. L’iter è difficile, ma almeno proviamoci con convinzione, fiducia e umiltà . E chi la dura la vince.
Pino Pompilio

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