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24 GENNAIO, PRIMA DONAZIONE DEL 2021 –
I VOLONTARI DELLA DO. SA. VO., COVID O NON COVID, NON SI FERMANO – INTERVENTI CHIRURGICI, NECESSITÀ DI PLASMA, DI PIASTRINE, DI SANGUE, INSOMMA, SONO COPERTI – NUOVE LEVE PER INFOLTIRE IL VOLONTARIATO NON SI CONTANO
Domenica, 24 gennaio 2021,prima donazione del nuovo anno. I volontari dell Do. Sa. Vo., nonostante la pandemia e altri mille ostacoli, proseguono la loro missione. Non era neppure una bella giornata. Pioveva non a dirotto, ma in modo continuo e fastidioso. Tutto è stato disposto puntualmente: convocazione ad personam per ciascun donatore e in orari differenziati, triage, reception, visita medica e donazione.
In seguito buoni e soddisfacenti i ristori. Bisognava ritornare in forma, dopo aver riempito la sacca del proprio sangue. Un quartino di sangue va, un quartino di buon vino viene, insieme ad altre golosità.
Quella sacca, insieme a tante altre, costituisce il biglietto vincente, che porta da uno stato di pericolo ad uno stato di salute recuperata. In ogni donazione se ne raccolgono un numero discreto. il fabbisogno di tutti gli ospedali della Regione non è interamente coperto, tuttavia si riesce a fronteggiare anche i casi più difficili, come quelli di gruppi sanguigni non così comuni. Vedi,per esempio, lo 0 negativo.
Il sacrificio e l’abnegazione dei donatori della Do. Sa. Vo. riesce a tenere attivi rami importanti della medicina, come delicati interventi chirurgici, plasma e piastrine per ustionati, leucemici e così via. Con il sangue dei guariti dal coronavirus,inoltre, si può avere le cellule monoclonali, per sconfiggere il temibile virus.
L’Associazione Do. Sa. Vo. sta dimostrando di essere una realtà sicura su cui contare. Siamo in un momento difficile per tutti,però si è capito e dimostrato che istituzioni, aziende, imprese di assoluta importanza possono continuare ad operare egregiamente con gli opportuni accorgimenti, con intelligenza, con dedizione e organizzazione. In questa direzione dovremmo andare tutti, pubblico o privato che sia. Con le buone o con le cattive, questo dovrebbe entrare nella testa degli Italiani, come di ogni altra nazione della terra. Tutto questo in attesa della fine delle campagne vaccinali su tutto il pianeta.
È sempre bello incontrare, oltre ai donatori e ai responsabili dell’Associazione, i Dottori, il personale infermieristico, quello addetto ai vari servizi, i numerosi volontari, che si prestano a far in modo che tutto funzioni il meglio possibile. Tra gente generosa ci si sta sempre con piacere. Non è raro incontrare ospiti importanti, come Assessori, Consiglieri con delega del Comune di San Cesareo e persone che vogliono ufficializzare ciò che si sta facendo per il bene della collettività . Questo magnifico quadro panoramico ha un solo nome. Solidarietà.
Pino Pompilio

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