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Caro Babbo Natale,

anche se da più parti mi dicono che non esisti, io voglio seguitare a credere in te, in fondo penso che per risolvere determinate cose basterebbe così poco.

So che in molti ti hanno scritto e ti stanno scrivendo per avere regali personali. Io però ti scrivo per averne uno per tutta la Comunità. Quella Comunità che tra alcuni mesi verrà chiamata al rinnovo dell’Amministrazione Comunale. 

Sia ben inteso che Zagarolo non ha bisogno di un dottore specialista né tantomeno un veterinario, ha bisogno di persone che abbiano quel senno e quella dirittura morale che servono ad un paese per farlo progredire…

Caro Babbo Natale, a forza di parlare di illegalità ci siamo dimenticati di evidenziare una lacuna ben più grave di Zagarolo: l’ignoranza, la pseudo-saccenza e l’arroganza che si sono impossessate dei nostri amministratori.

E pensare che Palazzo Rospigliosi doveva diventare sede di un’università! Un sogno lontano come la realizzazione di una scuola da intitolare alla piccola Ilaria Raschiatore.

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Caro Babbo Natale, come ben sai è nata una nuova associazione commercianti chiamata Zaca. Potresti dire ai cari commercianti che, invece di imitare la proloco dovrebbero piuttosto rimboccarsi le maniche e mettere mano al portafogli per svecchiare i negozi e rimodernarli guardandosi intorno e puntando su una politica commerciale condivisa?

Caro Babbo Natale a Zagarolo, le novità fanno subito gola ma dopo l’entusiasmo iniziale finisce tutto nel dimenticatoio. Si è parlato tanto di Slowfood. Progetto talmente lento che la gente è andata a mangiare ai Castelli.

Non parliamo poi del must “IMPORTATO” da grosse metropoli delle manifestazioni Equo–solidali. Per l’amor di Dio, i fricchettoni so una cosa vecchia! Puntiamo piuttosto sulle poche e valide tradizioni locali.

Caro Babbo Natale, si sa a Natale c’è chi fa le cose più con il portafogli che con il cuore come l’attuale amministrazione che dopo 5 anni di latitanza si affretta a costruire l’inutile ascensore che sale a Piazza Indipendenza da Valle del Formale. Ma a cosa serve, se i parcheggi sono a 100mt e ti costringono a scendere a Valle? Non parliamo poi dei soldi sprecati per opere che sono state smantellate per manifesta inutilità. 

Caro Babbo Natale in questo periodo siamo tutti più buoni ma sotto elezioni ancora di più.

Caro Babbo Natale, fin da bambino ho avuto una certa difficoltà nel capire se i cittadini di valle martella erano effettivamente di Zagarolo o entità extraterrestri scese ad occupare quella frazione. Non se ne parla mai se non per denigrare la frazione per il discorso dell’abusivismo e per la presenza degli Zingari. Ora è nuovamente sulla bocca di tutti.

Si sa sotto elezioni è come una bottiglia di vino buono custodito gelosamente, per le occasioni importanti, nel caso specifico il trono di Sindaco.

Caro Babbo Natale  vorrei tanto che valle martella fosse considerata finalmente Zagarolo, una frazione dove esportare gli eventi e far nascere il commercio VERO, vista anche la sua ottima posizione strategica.

Vogliamo farla finita o si deve ripetere lo scempio avvenuto con la triste divisione tra San Cesareo e Zagarolo?

Caro Babbo Natale, dovresti poi  far capire ai Zagarolesi che è arrivata l’ora di gettare via i paraocchi in quanto a forza de magna’ tordi matti e beve malvasia semo diventati somari piuttosto che cavalli di razza!

E per finire vorrei che facessi capire ai nostri cari politici (o presunti tali) che servono meno strilli in campagna elettorale. Piuttosto serve concretezza e proposte valide. 

Dario Pacifici, uno qualunque.

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