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Alle 14.30 Piazza Regina Margherita di fronte alla Cattedrale di Sant’Agapito è colma di gente. Il sagrato della chiesa sembra un giardino in fiorito, decine e decine di corone. cuscini e fasci fiori rendono colorata una giornata assolata ma buia. La cattedrale anche è piena e con il passare del tempo continua a riempirsi. Dario è già in chiesa vegliato da un picchetto di Vigili del Fuoco, corpo nel quale il papà ha servito per anni a Palestrina e nel quale è stato anche lui.

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C’è il gonfalone della Città listato a lutto e la città partecipa chiudendo tutte le attività per la durata della messa. Sia in piazza che in chiesa c’è un silenzio totale, nemmeno il naturale brusio dovuto alla presenza di una grande folla. I genitori, in un dignitoso dolore, ricevono gli abbracci dei tutti.

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Una morte bianca, una morte sul lavoro, ma anche una morte eroica, dopo aver salvato i suoi operai Dario è stato colpito da un secondo smottamento e non ce l’ha fatta. La città rende omaggio a chi con il suo sacrifico ha fatto si che l’incidente non avesse conseguenze più gravi. Alle 15.00 il Vescovo inizia la concelebrazione con i parroci di Palestrina dicendo che si sta celebrando “una vita donata per altre vite con generosità cristiana e civile”.

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All’uscita del feretro palloncini bianchi volano in cielo e l’applauso di Palestrina unito alle sirene dei Vigili del Fuoco salutano Dario nell’ultimo viaggio. 

In memoria di Dario in questi giorni è stato creato questo gruppo facebook in cui tutti gli amici e conoscenti lo ricordano.

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