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Palestrina non molla e conquista la bella: 81-72


CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Rischia 12, Rossi 4, Molinari , Drigo 14, Pederzini 20, Vangelov ne, Serino 13, Brenda 3, Gagliardo 10, Montanari 5. All. Lulli
LIONS BISCEGLIE: Chiriatti, Antonelli 19, Potì 4, Bruno 6, Cena 5, Esposit, Di Emidio 7, Cucco 10, Comollo, Leggio 21. All. Sorgentone
Parziali: 24-20, 45-40, 60-59

Epilogo o altra chance? Palestrina si gioca tutto in 40 minuti, perché una sconfitta vorrebbe dire fine dei giochi. La partenza bruciante fa ben sperare, Drigo e Serino subito a segno, Bisceglie fa fatica a tenere il passo e Pederzini stampa l’8-3. Primo quarto giocato a ritmi sostenuti, Rischia senza ritmo insacca da tre, Drigo si sblocca dall’arco e la sua esultanza dice tutto, entra Leggio che anche oggi fa la differenza per i suoi e in coppia con Di Emidio è il maggior trascinatore quando Palestrina vola sul 22-13: padroni di casa che sfruttano bene anche il bonus coi viaggi in lunetta redditizi di Pederzini e Serino. Come detto la rimonta viene fermata sul più bello, i pugliesi rientrano fino al -2 ma Drigo completa un ottimo primo quarto col canestro sottomano del 24-20.
Parità che porta tutto il merito di Antonelli, i locali infatti giocano un basket essenziale e trovano sotto canestro pronti i propri lunghi (quasi tutti i punti portano la firma di Antonelli e Leggio). Sul 26-26 tuttavia Gagliardo imprime il marchio del capitano ripetendosi anche oggi da tre, poi la gara ha un lampo improvviso, fischiato l’antisportivo su Pederzini ma anche il tecnico alla panchina arancio verde. Così dal 30-26 si rimette a un’incollatura la squadra di Sorgentone, fredda in lunetta e con Molinari che dopo due falli deve rifiatare in panchina. Gagliardo non ha però finito il suo lavoro, giocando col perno e appoggiando il +3 ma soprattutto concedendo il bis dai 6.75 al termine di un’azione sublime nella quale tutto il quintetto si passa la palla. Rischia e il solito positivo Serino rimpinguano il bottino, Di Emidio commette infrazione di passi e peggiora la situazione con le proteste, libero che Rischia tramuta nel 41-33. Massimo vantaggio che però ha per protagonista Brenda, reattivo a rimbalzo, anche se Antonelli dimostra nuovamente il suo infinito potenziale sfornando i tiri che tengono solo a -5 Bisceglie all’intervallo.
Un grande Rischia illumina la ripresa, il play decide di accelerare e dispensa quattro assist di fattura eccelsa, Pederzini non è da meno insaccando un reverse da applausi e poco dopo Serino da tre non sbaglia lanciando i suoi sul 54-45. Inerzia in mano a Palestrina che si esalta ancora col suo nr.5, caldissimo al tiro e con Pederzini che però incappa in due fischi di fila che lo estromettono temporaneamente dal match. Perdita rilevante perché Palestrina manca di lucidità e dopo aver toccato il +11 subisce un costante pressing degli ospiti che la manda in tilt, il punteggio si muove solo per i biscegliesi che quasi dalla stessa mattonella realizzano due triple fondamentali. Quota 60 che per i locali non si schioda fino al suono della terza sirena, Leggio invece porta a -1 una coriacea Lions.
Ultimo quarto palpitante, rientra Pederzini nonostante i 4 falli e risponde piazzando i primi due punti. Sfida punto a punto che resiste imperterrita, ma dopo Drigo e Gagliardo è la volta di Montanari prendersi la ribalta, mano allungata a recuperare un possesso che vale oro: 68-63. Può essere lo strappo decisivo perché Pederzini è stellare ma Cucco non rinuncia al tiro dai sette metri e ricuce immediatamente. Il duello però lo vince Pederzini che lasciato con un metro di spazio punisce la difesa pugliese per il nuovo -7. Palestrina non trema ed evita ogni preoccupazione liberando sempre all’angolo un suo uomo, Montanari disegna la parabola del 76-66. Inspiegabile il fallo antisportivo durante il tiro comminato allo stesso esterno prenestino, ma un danno da poco visto il consistente vantaggio. Anzi ci pensa Drigo ad effettuare un altro tiro vincente dall’arco facendo calare il sipario, gli ultimi sessanta secondi sono passerella per la vittoria che vale il 2-2 nella serie e una “bella” quanto mai affascinante. Per quanto visto la fine più logica di questa semifinale.

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