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SAN CESAREO 11 APRILE 2019 – CONSIGLIO COMUNALE ORDINARIO QUANDO NON CI SONO SOLDI E TROPPE REGOLE IL BILANCIO INIZIALE RICHIEDE CONTINUI AGGIORNAMENTI Giovedì, 11 aprile 2019, 29° anniversario dell’autonomia, Consiglio comunale ordinario. Nessuno, però, ne ha fatto cenno. Il Consiglio è ordinario quando si tratta di bilancio e questa volta era in ballo quello di previsione relativo al 2019. Sette i punti all’odg. In realtà i primi sei erano tutti propedeutici al bilancio. Ritirato il 4°, su proposta del Segretario, Dott. Vincenzo Galluccio, in quanto ritenuto non necessario, ininfluente e già approvato in altre sedute. Sono rimasti sul tappeto gli altri sei. La discussione è andata più o meno liscia nei primi quattro punti votati sempre a maggioranza. I tre presenti dell’opposizione, in quanto risultavano assenti giustificati Stefano Roma e Adriano Bianchi, hanno espresso sempre parere negativo. Ogni votazione è risultata puntuale e costante con il risultato di 10 a 3. Il cammino si è fatto difficile, complicato e senza esclusione di colpi, quando si è affrontato il 5° punto, che così recita: “Approvazione della Nota di Aggiornamento al DUP (Documento Unico di Programmazione) periodo 2019 – 2021”. Finora, questa seduta è stata la più lunga, da quando si è insediato il governo Sabelli. E’ finita intorno alle 21. Era iniziata poco dopo le 17. E’ durata all’incirca quattro ore. Riassumere, come è nostra abitudine, in poche righe ciò che è stato detto a favore o contro sia sul DUP che sul Bilancio, ossia del 5° e 6° punto all’odg, è fuori luogo. E’ come avventurarsi in un ginepraio. Inoltre, al’ultima ora non siamo stati presenti all’infuocato dibattito. Ci manca la parte finale. Chi si vuole divertire lo può fare collegandosi con il sito del Comune e vedere la seduta in streaming, ossia in tv. Così ci si potrà informare anche sulle decisioni prese, che non sono poche, né di trascurabile entità. Vedasi, per esempio, gli incentivi per le nuove aperture di attività commerciali e per i pochi operatori del commercio rimasti sulla breccia. In linea di massima, il bilancio approvato non è il top per San Cesareo, ma può salvare il salvabile e, ancora meglio, tenere accese le speranze di molti, che tutt’ora credono nello sviluppo delle molteplici potenzialità e delle risorse del paese. San Cesareo non sta sull’orlo di un baratro fallimentare. Noi abbiamo un concetto diverso di fare politica. Lo spieghiamo con un esempio: un ammalato, un ferito, un povero disgraziato, se si vuole farlo ritornare in salute, prima di tutto deve continuare a vivere e poi lo si cura come si deve. Se i medici litigano tra loro, il paziente, sempre che non muoia, resterà con i suoi guai e potrebbe peggiorare fino a scomparire del tutto. Pino Pompilio

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