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Il Vescovo, Mons. Domenico Sigalini, è in visita pastorale nelle parrocchie e nei paesi della Diocesi di Palestrina. A San Cesareo, Mons. Sigalini è arrivato lunedì 18. Ripartirà domenica 24. E’ stato accolto dalle autorità, mentre la Banda comunale eseguiva musiche di benvenuto.

I Sancesareesi rispettano e amano il loro Vescovo. Gli sono grati per essere presente in un momento di vita cittadina non certo sereno. La guerra per il forno crematorio è solo sospesa. La fine è ancora lontana, né si sa come andrà a finire.

Sua Eccellenza sicuramente è a conoscenza delle agitazioni di questi giorni. Potrà calmare gli animi, affinchè si possa trovare, con il dialogo e la ragione, la giusta soluzione.

Ma questo è solo uno dei venti che soffiano con violenza a San Cesareo. Ci sono anche quelli che sollevano gravi difficoltà nelle associazioni, nelle comunità, nelle famiglie, nelle istituzioni, chiesa compresa.

Per esempio, si farà la nuova chiesa? Nella conferenza dei servizi del 23 marzo ancora fumata nera. C’è l’alt dei Beni Archeologici, che hanno posto ulteriori variazioni all’intero progetto. In questo modo non si va avanti né con la nuova chiesa, né con la salvaguardia dei resti della villa di Cesare-Massenzio.

Mons. Sigalini ha un nutrito programma di incontri su tutto il territorio di San Cesareo. Sarà presente dovunque gli apriranno le porte.

Al Centro Anziani celebrerà la messa alle ore 16.30 di giovedì 21. Seguirà un cameratesco trattenimento conviviale con i soci del Centro.

Al termine è atteso dalla Banda e Coro comunale. Il Presidente, Vincenzo Giovanetti, il Maestro della Banda, Federico Cecchini e quello del Coro, Franco Teodori, insieme ai componenti di ciascun gruppo, sono grati della disponibilità di così illustre ospite.

Il Vescovo di Palestrina dimostra di saperci stare tra la gente. E’ estroso. Le battute non gli mancano di certo. Riesce a conciliare la funzione di “magister” delle regole della chiesa con la sua naturale “vis comica”. E questo non guasta nell’esercizio del suo impegnativo magistero.

Alla cerimonia di inizio del suo iter pastorale, il Vescovo ha spiegato il perché di questi sette giorni. “Sono due i motivi”, ha detto. “Il primo è quello di ravvivare la fede, il secondo è dare un colpo di reni, uno scatto e uno sforzo, per educare soprattutto bambini, ragazzi e giovani ad amare il Signore”.

E’ seguita la messa solenne in chiesa e un festoso convivio in sala parrocchiale, animato dai ragazzi della ACR. Il secondo giorno, proseguimento della visita pastorale ai negozi della piazza e del centro, alle scuole e, infine, alle ore 12.30 l’incontro con il Sindaco e i componenti del Consiglio nell’aula consigliare. Presenti anche i dipendenti e i responsabilità degli uffici del Comune.

Pino Pompilio

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