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E’ di questi giorni la notizia dell’accusa proveniente dalla procura di Tivoli per circa 140 gli infermieri della Asl RmG privi dell’iscrizione all’albo professionale che rischiano di finire sotto processo per esercizio abusivo della professione.

L’indagine voluta dal Sostituto procuratore Filippo Guerra, «senza essere iscritti al relativo albo professionale (Collegio Ipasvi), iscrizione obbligatoria secondo la legge 43 del 2006, esercitavano abusivamente l’attività di infermiere professionale, come accertato in data 01/09/2011 con condotta perdurante»

La vicenda ha origine a settembre 2011 a seguito di un controllo del Nucleo antisofisticazione e sanità dei Carabinieri nei nosocomi della Asl RmG.

In quel blitz, infatti, i carabinieri del Nas acquisirono le presenze in servizio dei paramedici negli ospedali di Tivoli, Colleferro, Palestrina, Monterotondo, Subiaco e Palombara.

I dati dei nominativi delle presenze sono stati incrociati con quelli degli elenchi del Collegio Ipasvi del Lazio, per cui sussiste l’obbligo di iscrizione dal 2006 per l’abilitazione all’esercizio della professione. Gli imputati, si ritrovano ad avere 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive.

Parecchi di loro si sono rivolti ai sindacati: «Noi eravamo già dipendenti e, dopo l’approvazione della legge del 2006, né l’Asl  né l’Ipasvi ci hanno mai chiesto l’iscrizione all’albo o contestato alcunché».

Tutto questo, nella cronica mancanza di personale nei nosocomi della Asl RmG nonostante le continue promesse propagandistiche regionali. Siamo di fronte ad un problema gravissimo e irrisolto che costringe sempre più spesso i cittadini a rivolgersi a strutture private, quando ne hanno la possibilità.

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