Sharing is caring!

comunita-montane-2

La prima Commissione consiliare presieduta da Baldassarre Favara ha esaminato tutti gli articoli di propria competenza sul riordino dell’associazionismo comunale. Dopo il parere sulla norma finanziaria della Commissione Bilancio, la proposta di legge sarà trasmessa all’Aula per il parere definitivo. Ha COSì accelerato i lavori sulla proposta di legge n.69 del 17 settembre 2013 concernente “Riordino dell’associazionismo comunale e soppressione delle comunità montane”. Di fatto è stato dato via libera a tutti gli articoli di competenza della Commissione presieduta da Favara ed esaminati i numerosi emendamenti presentati alla proposta di legge. «I componenti della Commissione – ha commentato il presidente Baldassare Favara – con grande responsabilità portano quasi a termine il lavoro su una proposta di legge tanto attesa. L’iter proseguirà in Commissione Bilancio per il parere sull’articolo 7 (copertura finanziaria) e, nella prossima seduta della prima Commissione, sarà dato il parere definito sulla PL 69/2013. Quindi il testo verrà trasmesso ai lavori d’Aula del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva». Gli articoli ed emendamenti approvati (tra questi diversi a firma del consigliere Francesco Storace (La Destra) fatti propri per la sua assenza dai consiglieri presenti alla seduta) sono: l’articolo 3 (Unio­ni dei Comuni); il 3bis (Statuto ed organi dell’U­nione dei Comuni); l’articolo 4 (Personale delle Comunità montane e di arcipelago). L’articolo 5 (Centrale di committenza per i piccoli Comu­ni) è stato stralciato dalla maggioranza, con il parere contrario dei due componenti del MoVimento 5 Stelle Gianluca Perilli e Silvana Denicolò. Parere favorevole, infine, per l’articolo 6 (Incentivi all’esercizio associato delle funzioni e fusioni di Comuni); l’articolo 8 (Abrogazioni e modifiche); l’articolo 8bis, a firma di Simone Lupi (Pd) sul riordino territoriale che sancisce: “Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale presenta una relazione recante i provvedimenti necessari alla razionalizzazione del territorio regionale e al riordino del sistema degli enti di governo e gestione territoriale». Presente alla seduta l’assessore della Giunta regionale agli Enti locali, Concettina Ciminiello. E, oltre al presidente Favara, il vice presidente: Gianluca Perilli (M5S); i Consiglieri: Simone Lupi  e Riccardo Agostini (Pd), Cristiana Avenali, Gian Paolo Manzella e Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio), Silvana Denicolò (M5S), Oscar Tortosa (Psi).  Ad essere destinate alla soppressione sono le ventidue Comunità Montane del Lazio, che, in base a quanto disposto dalla legge regionale 22 giugno 1999, n. 9 “Legge sulla Montagna” – di recepimento della suddetta L.97/1994 -, hanno il compito di salvaguardare e tutelare il territorio montano, con particolare riguardo alla difesa dell’ambiente naturale nonché alla valorizzazione delle risorse umane, culturali e delle attività economiche connesse.  Le Comunità Montane per co­me le conosciamo oggi non esisteranno più, saranno commissariate dopo 10 giorni dalla pubblicazione della legge e l’intenzione era di sopprimerle entro il 2014. L’obiettivo della maggioranza è di chiudere le comunità montane e applicare contestualmente la legge Delrio sui servizi nei piccoli comuni, creando e riorganizzando le Unioni di Comuni nel Lazio, soggetti di riferimento per la gestione dei servizi della legge sulla Montagna e più in generale per i servizi di carattere territoriale.

Comments

comments