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I Castelli Romani conquistano il podio dei finalisti che concorrono all’assegnazione del titolo di “Città della cultura della Regione Lazio 2020”, iniziativa – giunta con successo alla sua terza edizione – che si propone di valorizzare il patrimonio culturale regionale promuovendo un modello di sviluppo innovativo e sostenibile.

Far parte della terna finalista è certamente un risultato di prestigio, frutto della fattiva collaborazione dei Comuni che costituiscono il territorio dei Castelli Romani, di cui il sistema bibliotecario, in quanto solido elemento di coesione, è parte essenziale unitamente alla Comunità Montana e al Parco. Un insieme plurale ed eterogeneo di realtà locali, accomunate da una storia e da un paesaggio unici al mondo, che candidandosi congiuntamente dimostrano di guardare a un orizzonte comune fatto di sfide affascinanti che vanno sostenute con lungimiranza.

Giovedì 12 dicembre, alle ore 15:00, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, ci sarà la presentazione pubblica dei rispettivi progetti da parte delle tre candidature finaliste:
– Castelli Romani, “Le radici di un orizzonte molteplice” presentato dal Consorzio SBCR
– Comune di Cerveteri, “CivitArt”
– Unione dei Comuni della Bassa Sabina, “Sabina Gens”

Tante le proposte e le iniziative declinate nel progetto presentato dai Castelli Romani: dal turismo sostenibile alla digitalizzazione dei percorsi territoriali, dallo spettacolo dal vivo alla creatività floreale; un laboratorio di idee proteso al futuro, nato con l’obiettivo di generare flussi creativi e progettuali che, in una prospettiva di medio-lungo periodo, consolidino quell’identità plurale condivisa che costituisce il valore aggiunto del territorio dei Castelli Romani.

«I Castelli Romani hanno dimostrato di essere una città plurale, un unico centro culturale che si delinea in maniere diverse e complementari – afferma il Direttore Giacomo Tortorici. Al di là dell’esito finale, essere già nella terna dei migliori è un successo, oltre che della struttura del Consorzio e della Fondazione Cultura Castelli Romani, da anni impegnati anche sulla promozione territoriale, degli amministratori dei Comuni, della Comunità Montana e del Parco che hanno fattivamente collaborato a questa candidatura, coordinati dal Presidente De Righi, il quale ha sempre creduto in questa possibilità».

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