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In seguito ai nostri articoli sulla grave carenza di personale presso l’Ospedale di Palestrina, ci sono arrivate moltissime segnalazioni di disservizi legati ad una cattiva gestione della ASL RM G.

In particolare ci ha colpito la vicenda del servizio di Logopedia che ha subìto, negli ultimi mesi, diverse modifiche fino alla sua sospensione. Alcuni genitori, infatti, ci hanno segnalato una grave situazione per oltre 300 bambini dai 5 ai  7 anni che hanno dovuto sospendere la terapia, ma la cosa che più li ha indispettiti è che nessuno sembra sia in grado di dare una spiegazione alla cosa o informare sulle cause di questa sospensione, né tantomeno dire se sia temporanea o definitiva.

Alla base sappiamo che c’è un problema di mancanza di personale (e non ci stupisce) in quanto la dottoressa che era preposta ad espletare questo servizio, in seguito ad una grave malattia, purtroppo è passata a miglior vita e sembra che non si riesca a trovare un sostituto definitivo che possa prendere in mano la situazione. Per un periodo la ASL si è affidata ad una cooperativa, con conseguenti disagi ulteriori per gli utenti in quanto si sono trovati a dover affrontare costi maggiorati perché, in questo modo, il servizio diventa semiprivato, con il risultato che c’è stato un susseguirsi di medici ed una discontinuità nelle terapie.

Immaginiamo che tutto questo abbia anche inciso sulla terapia stessa, sia perché con continue interruzioni più che andare avanti è un tornare indietro, sia perché i pazienti, che sono molto piccoli e già combattono contro un disagio spesso traumatizzante, hanno bisogno di una figura in cui trovare fiducia e se c’è un continuo cambiamento non può che nuocere al miglioramento della loro condizione.

La cosa desolante è che, anche qui, c’è la tendenza ad affidarsi a servizi esterni piuttosto che rivedere il proprio organico, come se pagare una cooperativa o un operatore esterno costasse meno che assumerne uno in pianta stabile. Crediamo, invece, che sia il contrario, inoltre poi veniamo subissati da continui tagli di fondi perché non ci sono soldi nelle casse pubbliche ed aumentano anche i ticket per le prestazioni sanitarie.

A rimetterci sono sempre gli utenti che avrebbero tutti i diritti di sapere cosa sta succedendo e quali sono le prospettive per il prosieguo della terapia, cosa che, al momento, viene loro negata in quanto nessuno finora è stato in grado di dare esaurienti indicazioni sulle sorti di questo servizio. Però guai a pagare in ritardo anche solo di un giorno le tasse…

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