SAN CESAREO: A PROPOSITO DELLA CHIESA
1.- GRUPPO GIOVANI – ACR – PARROCCHIA DIVENTANO IMPRENDITORI: URGONO
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELL’EX GARAGE- RIPOSTIGLIO
Giovani e meno giovani della Parrocchia, armati di blocchetti di una lotteria, ti vogliono rifilarti un biglietto. Interessanti i premi in palio. Solo qualche euro per tentare la fortuna. A chi andrà il ricavato? Servono dei fondi per ristrutturare la costruzione che delimita, in parte, il cortile della chiesa. Il tetto a terrazzo ha ceduto in più punti e consente infiltrazioni d’acqua. I locali sottostanti sono pressoché inagibili. Occorrerebbe rifare pure i pavimenti. Finora il piccolo complesso è servito come locale milleusi. Lo sarà anche dopo. I giovani si sono dati da fare. Sono diventati imprenditori. Vogliono rimettere a posto quella fatiscente costruzione con un tetto vero,
rinnovando pavimenti e sistemando pareti, porte, impianti, insomma ogni struttura. Intanto si cercano i finanziamenti. Non appena possibile, si darà mano ai lavori. Così, ad opera compiuta, si avranno confortevoli aule per il catechismo, per riunioni e per altre necessità. Infine, da un piccolo spazio, rimasto libero, si potrà ricavare anche un deposito per attrezzi.
2.- DA RIFARE ANCHE IL TETTO DELLA CHIESA. IL FINANZIAMENTO E’ DEL COMUNE
Già si era interessato l’allora parroco Don Marcantonio Tulli a far riparare il tetto della chiesa, che faceva acqua. In seguito sono venuti fuori altri inconvenienti, come la rottura di qualche tavella, di quelle che chiudono gli spazi tra le travature della capriata.
Don Guido, il parroco, succeduto al colombiano Padre Luis, ha coinvolto il Comune per procedere ad una radicale opera di sistemazione. Il Comune ha accolto la richiesta e ha stanziato i fondi. A quando l’inizio dei lavori? Anche da subito. Don Guido, però, ha deciso che l’apertura del cantiere avverrà al termine di questo intenso e importante periodo di cerimonie sacre, come la Pasqua e le Prime Comunioni. Se ne avrà almeno fino alla metà di giugno. Temporaneamente l’attività religiosa della Parrocchia si trasferirà nella chiesa delle suore dello Spirito Santo.
3.- E LA NUOVA CHIESA SI FARA’ O NON SI FARA’?
Si farà. Solo Dio sa quando.La pesante e lenta macchina della burocrazia ha posto ostacoli di ogni
genere. Mercoledì, 23 marzo 2016, tuttavia, è prevista l’ennesima conferenza dei servizi. L’esito di questa potrebbe essere il volano per rimettere in moto l’iter procedurale attuativo. Si spera sia veloce. Sono trascorsi più di dieci anni e si è ancora allo stato cartaceo con documenti, autorizzazioni, nulla osta, timbri e quant’altro rende tale operazione difficile a partire. Il suolo c’è e si trova tra via della Resistenza e via Maremmana III^, a ridosso della ex 167. Il progetto anche
o, almeno, così dovrebbe essere, visto che ce ne è più di uno. Sono quelli dell’Arch. Di Paola (1) e
dell’Arch. Carpentieri (3).
“La CEI (Comunità Episcopale Italiana)” ha assicurato Don Guido, “finanzierà al 75% i lavori.
Incomincerà con il 25%, però, solo se la futura chiesa è proprietaria dell’area su cui dovrà sorgere e se il relativo progetto ha l’approvazione da parte delle Istituzioni”. E’ merito dell’impresa dei fratelli Mistura la realizzazione di una Chiesa degna di San Cesareo. Sono loro i donatori del terreno e i promotori di tante altre spontanee iniziative, vedi, per esempio, l’interesse a salvaguardare parti dei ritrovamenti archeologici della Villa di Massenzio.
Pino Pompilio