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Ore 9.45 il sindaco Pietro Panzironi taglia il nastro.

Si parte. Mano a mano si forma la colonna, che imbocca la Maremmana III. Vigili urbani, protezione civile e carabinieri dirigono il traffico. Si prosegue per colle la noce. Per il rimesso a nuovo di Viale della Resistenza si giunge al Parco della Macchiarella. Qui la prima sosta all’ombra degli alberi per dissetarsi e gustare dell’ottimo yogurt.

Ciò che manca finora e’ il suono degli organetti.

Ore 11.30 tappa di ristoro alla Madonna della MAGNALONGA ai piedi di Monte dell’Orso, presso il conosciuto bosco di Mario. La fatica si fa sentire, perché di strada se ne è fatta già tanta, parte in pieno sole, parte in salita anche se in alcuni tratti all’ombra degli alberi che fiancheggia il percorso che si segue da alcune ore.

 

Cinque e più chilometri. Alto il morale della truppa che avanza imperterrita.

Prossima tappa al comune per l’aperitivo. Uno dei carabinieri dell’associazione ha ritrovato e consegnato al nonno un bambino che si era disperso e che piangeva  non ritrovando più quelli della sua famiglia.

 

Quasi le ore 13. La carovana è davanti al comune per l’aperitivo. Si preferisce di più l’ombra al contenuto fresco delle bottigliette di diverso gusto. Si riprende la marcia per il pallone e per il pranzo.

Finalmente a pranzo. E che pranzo!

A prepararlo i migliori chef di San Cesareo: Mauro Vallerotonda, Alessandro Borzi, Gino Pera, Settimio Donati, Giuseppe Mastropietro, Vincenzo Desanzo e Luigi prestiti.

 

Menù: primi piatti maltagliati e fagioli, mezze maniche al ragù, insalata e arrosti tra cui tordi matti e braciole di maiale. Per chiudere frutta, acqua e vino a volontà. Tanti i volontari dello staff a servire. Un servizio veloce, in tempo reale. Vincenzo Giovannetti ha cantato e suonato, travolgendo i commensali.

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Il sole e’  vicino al tramonto la MAGNALONGA si avvicina al termine di una splendida giornata, meritevole da affidare ai ricordi più cari e rari in questa interminabile crisi. Si serve, come antipasto all’ultimo piatto da gustare, una stuzzicante panzanella.

Nelle cucine del centro anziani si preparano gli appetitosi spaghetti olio, aglio e peperoncino indorati da pomodorini cosparsi di pecorino.

Sulla pista di pattinaggio i  sopravvissuti ballano e si divertono fino all’ultimo tango. Il grosso della truppa è ritornato a casa solo perché vinto dalla stanchezza.

 

Gli organizzatori dell’associazione amici di San cesareo pensano già alla 9^ edizione quella del 2016. Sarà sicuramente migliore, se no che MAGNALONGA mitica e’ !!!!!!

 

Pino e Carmela

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