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Proseguono le nostre interviste agli Amministratori di Zagarolo in vista delle elezioni di primavera. Sarà una campagna elettorale destinata a lasciare sul campo molti dispersi visti i nomi, più o meno probabili che circolano. Molti papabili sono gettati in pasto all’opinione pubblica più per essere bruciati che per creargli una certa immagine da poter spendere per questo o quel partito. Anche se, a detta di molti, si preferirà competere in liste civiche piuttosto che sotto i vari segni di partito, visti i conflitti interni e le spaccature che si stanno creando da un periodo a questa parte.

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La settimana scorsa abbiamo ospitato un’intervista all’Assessore Giacomo Vernini. Ora è il tuo turno come Assessore al Bilancio e come, a detta di qualcuno seconda stampella, all’allora instabile Giunta Paniccia.

Assessore Colabucci ,spero che risponderai con la stessa franchezza del tuo collega.

Certamente, rispondo schiettamente, anzi preciso: prima stampella! Anche perché è una vita che faccio il secondo!

Insomma vuoi darmi una spiegazione più convincente del vostro passaggio in Maggioranza?

Ancora una volta proverò a dare una chiave di lettura più realistica che convincente del nostro passaggio in maggioranza, in quanto fino ad oggi ogni nostra comunicazione in proposito è stata sempre rinviata al mittente con la solita frase ”Voltagabbana” senza mai entrare nel merito politico dei fatti. Ancora ieri sera,a distanza di due anni, chattando un amico mi riproponeva la stessa domanda, evidentemente finora non sono stato credibile, proverò ancora una volta a dare la mia versione:

Dopo le elezioni del 2010, quando, come tutti sanno, si proclamava l’amico Giovanni a Sindaco, il nostro compito e quello della lista era di contrastare le scelte programmatiche della maggioranza, da noi tanto criticate in campagna elettorale. Tutti potranno ricordare, e ne sono testimonianza i nostri interventi in consiglio comunale, delle dure battaglie in materia di urbanistica e territorio, di finanza pubblica fino ad arrivare, in alcuni casi, per scelte non condivise, anche a litigi più materiali e a segnalazioni a Enti sopracomunali. Con il passare del tempo il nostro sentore era che le cose non stavano andando verso la direzione giusta per il bene del paese. Questo sentore penso sia passato anche tra la maggioranza (non saprei dire se insieme a questo ci fossero anche problemi al loro interno ed una instabilità politica o solo amministrativa) fino ad arrivare un giorno ad essere convocati per un confronto sulle politiche di crescita e sviluppo del nostro territorio. Insieme si è giunti, dopo una lunga riflessione da parte nostra, a cosa era meglio fare riscrivendo un nuovo programma e misurandoci per arrivare al raggiungimento degli obiettivi. Un programma rivisto con all’interno indirizzi chiari che riconducessero alle nostre scelte di vita amministrativa (come il pagamento dei debiti alle imprese ed ai fornitori di servizi, il commercio, i servizi alla persona, l’ambiente, l’abbattimento dei costi). Questa era la condizione per un nostro appoggio esterno fino alla fine della legislatura. Ora ci ritroviamo a fare gli Assessori perché vogliamo metterci la faccia sulle proposte fatte. In conclusione: la città aveva bisogno di essere governata e non aveva bisogno di soddisfare una lista o delle persone, per poter dire poi che avevamo ragione e tornare alle elezioni.

L’Assessorato al bilancio è tra quelli più delicati in Comune. Le malelingue hanno visto il tuo ingresso come una forma di tutela per tutti in quanto conoscevi la complessa situazione amministrativa e l’ingarbugliata situazione degli appalti (non pagati) a chiamata diretta del comune facendone parte pienamente. Ed è stato, per tutti, più un incarico strategico di salvaguardia che altro.

Può essere una chiave di lettura vista dall’esterno o dai meglio informati (come dire anche stavolta ti hanno fregato)… Non sono di questo avviso in quanto non ho mai attaccato l’Amministrazione in cose personali se non per quelle scelte amministrative azzardate o non fatte – ricordo di aver più volte richiamato il Sindaco per togliere il freno a mano, e poi se volevo utilizzare le mie conoscenze, come dite voi, sull’ingarbugliata situazione lo avrei fatto in campagna elettorale o nei primi due anni. Lo escludo anche perché, lo dico con sincerità, tutto il progetto non prevedeva la nostra entrata in giunta ma solo un appoggio esterno condizionato dal nuovo programma e quando questo si è modificato abbiamo dovuto litigare per ottenere l’Assessorato al Bilancio, in quanto se ci dovevamo mettere la faccia allora ci si voleva misurare su quello che affermavamo.

Oggi, anche se sul mio operato esiste qualche nota dissonante all’interno della maggioranza, mi ritengo soddisfatto, alla luce dei risultati contabili raggiunti dal Sindaco e dalla giunta tutta. Poi se vogliamo parlare di bilancio, del lavoro messo in piedi e dei risultati raggiunti ci vorrebbero tre pagine di giornale.

Una delle critiche che ti vengono mosse è che nell’ultimo consiglio comunale sei uscito quasi indenne, scaricando sui revisori la responsabilità e salvando per così dire la faccia

Questo ultimo Consiglio Comunale sugli equilibri di bilancio sta diventando una leggenda metropolitana, come dicevo precedentemente sul mio operato ci sono note dissonanti all’interno della maggioranza (voglio ricordare che la campagna elettorale è iniziata, a tal proposito auguro buon lavoro a tutti) ma l’atto di Consiglio è stato il raggiungimento degli equilibri, l’avanzamento dei programmi, che, come ho scritto sulla relazione, era una scommessa per tutti raggiungerli, visto come si sono messe le cose dopo le nuove leggi dello stato ed i minori trasferimenti (invito a leggere la relazione di consiglio). Abbiamo, inoltre, riconosciuto altri debiti fuori bilancio e siamo stati tutti concordi sia nel riconoscerli che nel pagarli nell’anno corrente, i revisori sono stati chiamati in causa, come sempre accade in ogni approvazione di bilancio, per dimostrare che gli atti sono legittimi.

Qualcuno vi accusa di aver ipotecato il futuro del vostro paese accendendo quello che definite un “piccolo mutuo” ma che costerà ai cittadini per i prossimi 30 anni una rata di circa 50.000 e nello stesso modo fate propaganda sulla diminuzione delle imposte comunali o nel migliore dei casi sulla loro invariabilità (dati alla mano sappiamo entrambi che non è così)

E’ una materia molto complessa sulla quale è facile fare demagogia se non si conoscono i processi finanziari, quindi andiamo con ordine. L’amministrazione, come nell’anno precedente per 1.200.000€ (non ne hanno parlato perché non eravamo in campagna elettorale) ha accolto la possibilità data dal governo di pagare i debiti delle P.A. con l’accensione di mutui a tassi agevolati da parte della Cassa Depositi e Prestiti. Questo con lo scopo di rilanciare l’economia, visto che i trasferimenti accordati negli anni da Stato e Regione tardano ad arrivare (il comune di Zagarolo è creditore verso la Regione di circa 4.000.000 € che siamo in attesa di riscuotere). Con questa seconda anticipazione siamo stati in grado di pagare tutti i prestatori di servizi e lavori effettuati certi ed esigibili fino al 31/12/2013 (come recita la legge) in più, come già dichiarato nelle varie fasi di bilancio, abbiamo avuto la possibilità di attingere all’ anticipazione di cassa (le entrate del comune si accertano in giugno-dicembre), abbiamo predisposto pagamenti per l’anno corrente con l’impegno del raggiungimento e rispetto dei tempi di 60-90 giorni, così come dovrà essere previsto con i bilanci armonizzati (legge sulla contabilità pubblica) per gli anni futuri ad iniziare dal 2015. Pertanto non sono nuovi debiti ma anticipazioni in attesa di ricevere quello che ci è dovuto, mi permetto di chiedere agli imprenditori, prestatori di beni e servizi , cooperative ecc. se sono della stessa opinione di chi oggi fa demagogia.

Sulla tassazione e tributi sfido chiunque a contraddire l’operato dell’Amministrazione in materia di salvaguardia dei costi e delle riduzioni applicate.

Effettivamente non si è ben capito in quale stato volge la salute del Comune e soprattutto non si capisce quale sarà la fine della frazione di Valle Martella che, a detta di tutti, è considerata un avamposto di frontiera da depredare sotto elezioni comunali con il gioco dei predinieghi.

In materia di finanza pubblica il comune di Zagarolo gode di ottima salute e lo dimostrerà negli anni futuri quando tutti gli enti arriveranno, con la nuova normativa contabile, a corrispondere pagamenti di cassa e predisporre atti di impegno economico.

Valle Martella con le sue specificità, per quanto mi riguarda, è parte integrante del territorio di Zagarolo, è e deve essere considerata per i problemi che rappresenta sia essi logistici che di servizi in un contesto in continua crescita, bisognosa di attenzioni e risposte. Non considero Valle Martella un avamposto di frontiera, anzi, me ne sentirei offeso. Il territorio al confine con Roma è una delle più belle realtà e chi ancora continua a declinarlo non facendo il bene degli abitanti necessita di un cambio di rotta e di mentalità, bisogna cominciare a pensare positivo. Certo è che i problemi ci sono, viabilità, trasporti… alcuni servizi che si possono migliorare, non credete però che il resto del paese non lamenti queste o altre cose. Tutto può migliorare e la strada giusta è quella di lavorare tutti nella stessa direzione.

Predinieghi: non voglio sottrarmi al problema. Vorrei, vista l’importanza, non liquidarlo con due parole, ma non ritengo giusto che si giochi sulla pelle delle persone in campagna elettorale e questo vale per tutto il territorio comunale, io resto a disposizione.

Ed ora anche a te le stesse domande che ho rivolto all’assessore Vernini. Qualche mese fa fu effettuato un sondaggio telefonico sulle intenzioni di voto e il risultato è rimasto ancora sconosciuto ai più anche se i nomi tra cui scegliere erano: Emanuela Panzironi, Paolo Pacifici, Giovanni Paniccia. Se dovesse andare al voto ora da semplice elettore chi voterebbe?

Sono venuto a conoscenza di questo sondaggio, ma come voi non ho nessun riscontro, il mio impegno è stato ed è governare Zagarolo per quello che sono stato chiamato a fare. I sondaggi lasciano sempre il tempo che trovano, anche in funzione dello scopo per cui vengono commissionati.

Il sondaggio reale è quello che dice la gente, gli imprenditori, i commercianti, i prestatori di servizi che giornalmente incontriamo o si rivolgono a noi chiedendoci di aiutarli a salvare il salvabile e i stipendi dei loro dipendenti, a questi noi ci rivolgiamo e se decidono il cambiamento, questo sia.

Non ho vergogna di esprimere la mia preferenza di voto anche se, in questo momento, sono direttamente chiamato in causa per l’impegno assunto. Comunque io ritengo, visto lo scenario politico che ci circonda, che Il Sindaco Paniccia, con tutte le difficoltà passate sia un ottimo Primo Cittadino, lasciamo che porti a compimento il programma con la sua squadra.

I componenti dell’attuale Maggioranza sicuramente si presenteranno in liste concorrenti alle prossime elezioni. Ci fai una pagella dell’operato delle seguenti persone: Paniccia, Vernini, Bonamoneta, Saracini, Fusco, Panzironi?

Così a freddo non sono in condizione e non ho le capacità di giudizio sui colleghi menzionati, però potete rileggere le varie relazioni di bilancio, specialmente quelle su equilibri ed avanzamento dei programmi per capire cosa ne penso. Non sottraendomi alla domanda, vi dico che ho lavorato con loro molto bene anche se a volte ci siamo scontrati con i coltelli.

Cosa pensa degli attacchi, con atti alla mano (quindi non semplici lamentele), che vi vengono rivolti dai residenti a Valle Martella? E’ vero che li considerate cittadini di serie B?

Non sapendo se la domanda è personale o di gruppo di governo, rispondo dicendo che vivo Valle Martella dal 1986 come volontario dell’Associazione, ho continuato a frequentarlo anche da amministratore, ho molti amici (che, vi dirò come una battuta, non corrispondono alle preferenze) con i quali mi confronto giornalmente, le loro lamentele sono le stesse di altre parti del territorio, ci rallegriamo quando si riesce a fare qualcosa e ci lamentiamo quando arrivano i problemi. Considero Valle Martella come una mia seconda casa e come la mia squadra del cuore, per me siamo in serie A.

Per concludere, detta alla Marzullo, si faccia una domanda e si dia una risposta!

In questi anni del mio impegno politico e di amministratore potevo fare di più?

Sicuramente si, ho pagato il noviziato della politica, tante decisioni potevano avere migliore risultato, potevo ascoltare migliori consigli. Alla fine, però, sono stato sempre presente nei problemi della gente, in quelli della città, mai assente dall’Amministrazione e dalle sue scelte, ho operato come un buon padre di famiglia e credo di non aver nulla da farmi perdonare.

 

Tutto quanto scritto è la reale confessione della mia vita politica. A proposito: non è un addio

Cordialmente, Antonio Gamboni

 

 

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