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Con l’evento dal titolo “Olimpia Maidalchini Pamphilj, vita e vezzi della donna che ha cambiato lo Stato della Chiesa” prosegue a Valmontone il Mese della Cultura Pamphilia che, aperto il 3 novembre scorso dalla giornata di studi su Mattia Preti, avrà il suo clou il 28 novembre prossimo con l’inaugurazione, e l’apertura al pubblico, della Sala del Principe, la stanza più bella di Palazzo Doria Pamphilj. Dopo i lavori di sistemazione e pavimentazione compiuti dall’Amministrazione comunale e gli interventi di restauro degli affreschi eseguiti dalla  Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici del Lazio, si possono ora apprezzare appieno le pareti affrescate da Gaspard Dughet Guillaume Courtois, rilevando le strette analogie formali e stilistiche che intercorrono tra la sala stessa e la Galleria di Alessandro VII al Quirinaledipinta, tra gli altri, dal Dughet prima di giungere a Valmontone.

Sabato 15 novembre alle 17, a Palazzo Doria Pamphilj, sarà invece possibile conoscere meglio la famosa e temuta Olimpia Maidalchini (madre di Camillo Pamphilj) che, vissuta dal 1594 al 1657, è nota per essere stata l’unica donna ad aver dettato legge in Vaticano, cosa che le valse il soprannome di “Papessa”.

Nella Roma di metà Seicento, Donna Olimpia è nobile, avida, spregiudicata, avventuriera e condizionerà profondamente il papato di Innocenzo X (1644-1655), di cui è cognata avendo sposato il fratello del futuro pontefice. Al centro di pettegolezzi di ogni genere – tanto tra il popolo che tra i nobili e i prelati – Donna Olimpia egemonizzò il potere a Roma per oltre dieci anni, decidendo carriere civili ed ecclesiastiche e influenzando la stessa politica estera. Come nel caso della cosiddetta “Guerra di Castro”. La durezza del suo carattere, capace di rubare dalla stanza del pontefice in punto di morte e di rifiutarsi di pagarne i funerali, ha dato vita ad una serie di leggende nere che tanto leggende non sono.

 

“Tra gli appuntamenti di questo mese – precisa il vice sindaco con delega alla cultura, Eleonora Mattia – abbiamo voluto inserire una figura femminile così forte e rivoluzionare sia per ciò che essa rappresenta nell’ambito della storia dei Pamphilj, sia perché sabato si apre un nuovo ciclo di manifestazioni ed eventi dedicati alla campagna ‘365 giorni No alla violenza contro le donne’ avviata ormai da oltre un anno”.

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