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Tadoussac è un delizioso villaggio di pescatori situato sulla costa orientale del Canada. Si tratta di un piccolo centro, ma è diventato famoso in tutto il mondo per una particolarità: nel tratto di mare antistante il villaggio le balene vanno a svezzare i loro cuccioli e, per un lungo periodo dell’anno, stazionano nella zona.

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I pescatori del villaggio, durante il periodo di pausa dalla pesca, non avevano mezzi di sostentamento, ma dovevano sopperire alle spese di manutenzione del proprio natante e la loro economia non era certo florida finché … un giorno qualcuno ha pensato bene di sfruttare lo spettacolo naturale che ai loro occhi appariva naturale, ma tutto il resto del mondo non ne può godere.

Con delle opportune mosse mediatiche si è cominciato a far sapere che a Tadoussac si potevano fare delle cose che in altre parti non erano possibili, i pescatori hanno messo a disposizione gli spazi liberi nelle loro case e le loro barche e da qui hanno creato un vero e proprio patrimonio… ora il Tadoussac è diventato un bellissimo centro turistico che attira almeno 300.000 turisti l’anno, pur rimanendo un piccolo villaggio di 850 abitanti.

 

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Immaginate 300.000 persone che, durante l’arco dell’anno, pernottano in hotel, mangiano in ristorante, passeggiano nelle strade e acquistano prodotti locali, consumano nei bar…

Qualche giorno fa curiosando nelle pagine di statistica del sito dei beni culturali. Si trovano cose molto interessanti, tra cui i dati riguardanti l’afflusso turistico del Museo Archeologico Prenestino. Ho cominciato con il 2000 ed ho visto che in totale durante l’arco di quell’anno il nostro Museo è stato visitato da un totale di 33.350 persone (paganti 14.282 non paganti 19.068).
Ho scorso poi tutti gli anni seguenti e mi sono accorta che ogni anno i visitatori totali erano sempre di meno, ad esempio nel 2005 ci sono stati 23.161 visitatori  (paganti 10.325 non paganti 12.836) , nel 2008 sono stati 22.661 (paganti 8.812 non paganti 13.849) e, nel 2013 – udite udite – appena 19.809 di cui solo 6.458 paganti….

Come potete vedere vi risparmio il dettaglio degli anni dal 2008 al 2013 ma, se non vi fidate potete controllare voi stessi, sono tutti in decrescenza, anno dopo anno!

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Quello che, però, colpisce amaramente è la differenza che c’è tra i visitatori paganti e quelli non paganti. Nel 2013 addirittura i primi sono meno della metà dei secondi. Il dato buono è che, sicuramente, i non paganti per la maggioranza sono scolaresche (e meno male che ci sono loro), il pessimo è che la media giornaliera di visite è di appena 54 persone totali, di cui solo 17 paganti.

Il dato ancora più pessimo è che, di queste 54 persone, nessuna ha portato economia alla cittadina, se non, in misera quantità, ai Beni Culturali. A chi va il merito di tutto questo? Certamente grande parte hanno avuto gli amministratori che, negli anni, si sono succeduti a Palazzo Verzetti. Amministratori che hanno pensato soltanto al proprio piccolo orto e non hanno considerato che, una volta spolpato, non ci sarebbe stato più niente nemmeno per loro… Soprattutto negli ultimi anni si sperava che, in quanto operatore turistico, l’Assessore al Turismo Giuseppe Cilia sapesse come valorizzare le ricchezze che abbiamo per il bene della comunità, ma così, purtroppo, non è stato e la prova sono le statistiche sopra riportate.

Anche la dirigenza del Museo non è da meno non permettendo praticamente alcun tipo di sviluppo di qualche idea da parte di privati, come il caso, già descritto a suo tempo dalla Notizia e dal video degli Orafi Ceretti e del loro video di promozione turistica. Per chi non avesse seguito la vicenda lo scorso anno ricordo che gli Orafi ogni anno partecipano ad una fiera importantissima a Tokyo e, pressati dai visitatori della fiera, avevano deciso di fare un video che rispondesse alle molte domande a loro poste su Palestrina. Il video è stato prodotto interamente a proprie spese (il Comune non ha voluto contribuire) ed era stato chiesto al Museo di poter effettuare qualche foto all’interno. La dirigenza del Museo ha risposto dopo qualche mese, a fiera già finita, chiedendo per 3 fotografie la bellezza di € 2.500,00.

 

… forse saremmo stati più ricchi se avessimo avuto balene e barche

 

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