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Come abbiamo avuto modo di dire più volte a Palestrina dobbiamo avere due di tutto.

  1. Due bande, che si fanno i dispetti una con l’altra. È intelligente programmare i concerti in contemporanea? Il dispetto non viene fatto dalla banda A alla banda B o viceversa, ma solo ai cittadini di Palestrina a cui piace andare ad ascoltare un po’ di buona musica che devono necessariamente privarsi di uno di dei due concerti.
  2. Tre cori polifonici ognuno dei quali dice che gli altri due non sanno cantare.
  3. Due manifestazione cinematografiche “l’un contro l’altra armata” o quasi!

E Adesso?

Questa ci mancava, abbiamo pure due Natali.

A catechismo mi avevano insegnato che il 25 dicembre era il giorno della nascita di Gesù, poi crescendo ho scoperto che la data ha origini ben più antiche risalenti alla festa pagana del solstizio d’inverno, Sol Invictus, nella quale si festeggiava anche l’eterna giovinezza di Dioniso (il dio Mitra latino) considerato come il divino bambino nato in maniera miracolosa da una vergine celeste. I vangeli non parlano mai del 25 dicembre, con tutta probabilità la data venne fissata nel 440 per sostituire la festa del Natalis Solis Invicti con la celebrazione della nascita di Cristo per cristianizzare una festa pagana molto sentita dalle masse popolari. L’imperatore Costantino avrebbe così riunito il culto del sole e il culto del dio Mithra con il cristianesimo. La rinascita del Padre Solare, il Grande Dio che dopo lo stallo del solstizio vince le tenebre, le giornate tornano ad allungarsi, il male è sconfitto ed è a questo significato pagano che va a sovrapporsi il significato cristiano.

Foto di Paolo Cilia
Foto di Paolo Cilia

Questo è il Natale, da pagano a cristiano ma sempre uno. A Palestrina invece ognuno se lo festeggia per conto suo. A viale Pio XII con la collaborazione della proloco in un modo, sul Corso in centro storico senza proloco in un altro, a Carchitti con la loro proloco in un altro modo ancora.

Comunque avremo Palestrina piena di babbi natali che insieme a gnomi ed elfi gireranno alla ricerca di bambini a cui dare dolcetti e zucchero filato, di renne in cerca di genitori a cui dare bicchierini di cioccolata calda. Bande (quali??) e fanfare; nani, ballerine e trampolieri, allieteranno le strade della città “addobbate a festa”! Il tutto pubblicizzata con manifesti che appaiono e scompaiono e ricompaiono corretti. Speriamo solamente che insieme a tutto questo caravanserraglio ci sia pure un po’ di gente che a Natale decida di Comprare a Palestrina così come ci invita a fare l’amministrazione comunale con gli adesivi che sono stati distribuiti nei negozi anche se poi per radio sentiamo di navette che partono da Palestrina verso il centro commerciale Roma Est.

Per ora buon Natale !!

Pietro R

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