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“Valmontone e la Sala dell’Aria sono il preciso e concreto punto di contatto dell’arte del pittore calabrese Mattia Preti tra Italia e Malta, sono  un ponte, un trampolino di lancio tra questi due stati europei uniti da un secolare profondo legame culturale e di amicizia”.

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Sono le parole contenute nel saluto portato dall’Ambasciatrice della Repubblica di Malta in Italia, S.E. Vanessa Frazier, stamattina a Valmontone all’apertura della giornata di studi ‘Sotto la volta dell’Aria. Mattia Preti. Approfondimenti e nuove ricerche’ (che si protrarrà fino alle 18.30 di oggi).

Salone del Principe

“Parole – commenta il vice sindaco di Valmontone, Eleonora Mattia – che ci consentono oggi di avviare una stagione nuova che ci vedrà impegnati a collaborare stretto contatto con la Repubblica di Malta, avendo come punto di unione la figura di Mattia Preti, dalla quale partire per valorizzare e promuovere i relativi patrimoni culturali, che possono diventare il volano del turismo e, quindi, dell’economia anche per il nostro territorio”.

giornata studi mattia preti 05

“Questa stupenda sala dell’Aria – ha sottolineato la Frazier nel suo saluto – è l’ultima opera di Mattia Preti in Italia prima del definitivo trasferimento a Malta. Trovandoci sotto questi affreschi non si può non ricordare che, durante la sua permanenza a Valmontone, ‘il cavaliere di Malta fra’ Mattia Preti’ pensò, creò e disegnò su carta le scene del più straordinario ciclo pittorico del Barocco italiano fuori dai confini nazionali: la volta della chiesa conventuale dei cavalieri di San Giovanni a La Valletta. Il monumentale ciclo pittorico con le storie di San Giovanni Battista che Preti iniziò a dipingere appena giunto a Malta, nel settembre 1661, è stato infatti pensato e creato qui a Valmontone”.

 

A dare spessore scientifico all’iniziativa, presieduta dalla Soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici del Lazio, Anna Imponente, il prestigio dei relatori, tra cui molti studiosi del Mattia Preti di conclamata fama, i cui interventi stanno via via delineando la figura storica e pittorica di Mattia Preti, pittore barocco legato a Malta oltre che alla sua città natale, Taverna, che – come ha evidenziato la Soprintendente – “proprio da Valmontone prende il via la fase barocca dell’artista”.

 

Per l’occasione è stato esposto, e resterà in mostra a Palazzo Doria Pamphilj fino al 30 novembre, il prezioso stendardo processionale dipinto da Mattia Preti nel 1649 per la Confraternita di San Martino al Cimino, proveniente dal Museo dell’Abate di San Martino, che è stato recentemente restaurato e riportato all’antico e originario splendore.

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